sabato 29 gennaio 2022
Preparati al peggio
Se serve ci sono... anche se avevo altri piani
"La situazione politica in Italia è grave ma non è seria".Ennio Flaiano, Diario notturno, Era il 1956.
Il livello della “politica” italiana è davvero imbarazzante.
Salvini, che neanche 12 ore prima aveva aperto all’ipotesi Belloni, ha ora proposto di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Allucinante. E non è neanche il colpevole maggiore di questo sfacelo. Ha colpe enormi il Pd, che si è sfilato su Belloni perché (obbedendo a Renzi) non voleva dare il ruolo di vincitori a Conte e Salvini. E ha colpe notevoli quella (ampia) parte di 5 Stelle che trama da sempre contro Conte, ben sapendo che (giustamente) non verrà mai più ricandidata.
Il risultato è che la politica italiana tornerà a pregare Mattarella di fare il bis. L’ennesima sconfitta della classe dirigente nostrana. L’ennesima forzatura costituzionale. L’ennesima stortura, identica a quella del 2013 al di là della profonda differenza tra Napolitano e Mattarella (tutta a vantaggio del secondo, ovvio).
Il Mattarella bis, in questo sfacelo, è addirittura lo scenario migliore, anzi il solito “meno peggio”. Tramontate Belloni e nomi “terzi”, tutto il resto è peggiore del Mattarella Bis: Casini, Amato, Cartabia. Orrore puro. Oppure Draghi, la cui elezione significherebbe trasformarsi in repubblica presidenziale. Follia pura.
Il bis di Mattarella garantirebbe la fine della legislatura e renderebbe ancora saldo Draghi (che potrebbe fare il Capo dello Stato nel 2023, laddove Mattarella uscisse di scena come Napolitano nel 2015). Insomma: al netto delle grandi qualità di Mattarella, sarebbe una mera scelta di comodo e di calcolo fatta da questo schifo di politica italiana.
Ribadendo la stima per Mattarella, che in questa vicenda è vittima pure lui, siamo davvero alla canna del gas. Abbiamo una classe dirigente che fa quasi sempre pena, schifo e tristezza. Game over.
Scanzi su Facebook
John Mayall "Can't Take No More" (Feat. Marcus King) {Official Audio}
venerdì 28 gennaio 2022
Immondizia
Che pollo....
Sul Corriere della Sera, Michele Andreaus, docente di Economia aziendale al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, risponde così ad una domanda sulla durata della crisi energetica:«Secondo gli esperti, si tratta di una situazione contingente, che dovrebbe rientrare nei prossimi mesi, quando la domanda di metano diminuirà. Tuttavia, gli esperti avvertono che il costo dell’energia, in futuro, sarà più alto rispetto a come lo abbiamo conosciuto: in primis perché la domanda di metano è destinata a crescere, in secondo luogo perché le fonti rinnovabili, necessarie per la svolta green, sono più care dei combustibili fossili».Io per anni invece ho capito che le fonti rinnovabili fossero gratis o quasi perché ce le dona Padre Natura così come aveva capito che facendo la differenziata non solo avrei salvato il Pianeta ma sarei diventato pure ricco grazie grazie al fatto che i Comuni avrebbero venduto la spazzatura differenziata trasformando i locali cittadini in nuovi svizzeri o lussemburghesi.Non come in Italia dove la tassa sui rifiuti è aumentata, in media, dell' 80% negli ultimi 10 anni a fronte di un riciclo cresciuto, nello stesso arco temporale, dal 48 al 79% e con una differenziata raddoppiata dal 2008 al 2019 (61,3%).
Eric Packer su facebook
mercoledì 26 gennaio 2022
Signa inferre
Erik Packer su FB
martedì 25 gennaio 2022
Muri
Rai News:La Polonia avvia la costruzione di un muro lungo 186 chilometri al confine con la Bielorussia
A me risulta che sulle banconote dell'Euro, moneta unica dell'Unione Europea, non siano presenti muri bensì ponti.
Ma la Polonia non ha l'Euro...
domenica 23 gennaio 2022
The Proximal Origin
sabato 22 gennaio 2022
Silvio molla...
A mio parere è stato messo su tutto questo teatrino per poi far passare un candidato della destra un po' meno irricevibile di lui...
L'ucraina è ucraina
Venti di guerra nell'Est....
Venti di guerra a Kiev... #Ucraina #Russia via @repubblica pic.twitter.com/4JX8JyUDR7
— Franco Spicciariello (@spicciar) January 22, 2022
— Ukraine / Україна (@Ukraine) December 7, 2021
— Ukraine / Україна (@Ukraine) December 27, 2021
— Ukraine / Україна (@Ukraine) January 13, 2022Pero non c'è nulla da ridere...
👋👋👋
— Ukraine / Україна (@Ukraine) January 22, 2022
Join the global #UkrainianWave
RT #StandWithUkraine + 👋 https://t.co/r7KqGkIJJJ
mercoledì 19 gennaio 2022
The Lord of the Rings: The Rings of Power
Abbiamo il titolo della serie Amazon sul Signore degli Anelli:
Gli Anelli del Potere
Coming this September 2nd. Can’t wait for you to see it. @LOTRonPrime (1/2) pic.twitter.com/jd0wrPIJAp
— Jeff Bezos (@JeffBezos) January 19, 2022
sabato 8 gennaio 2022
Terza Ondata
giovedì 6 gennaio 2022
Isolated Drum...
lunedì 3 gennaio 2022
3 gennaio 1841 – Apre la Cassa di Risparmio di Rimini
3 gennaio 1841 – Apre la Cassa di Risparmio di Rimini
da Chiamami Città
Le prime Casse di Risparmio – Sparkassen – furono costituite all’inizio dell’Ottocento nei Paesi della Germania e nell‘impero Austro-ungarico; le prime Casse in Italia aprirono dunque nel Lombardo-Veneto (Venezia, 1822; Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1823; Verona, 1825). Il successo fu travolgente, tanto che anche gli altri stati italiani si adeguarono subito: il Regno sabaudo con la Cassa di Risparmio di Torino nel 1827; il Granducato di Toscana con quelle di Firenze (1829), San Miniato (1830), Livorno (1834), Lucca (1835), Pisa (1836). Nello stesso 1836 aprono anche le prime Casse di Risparmio degli Stati pontifici, a Roma e Spoleto; seguiranno Bologna (1837), Ferrara (1838), Forlì (1839), Cesena e Rimini (1840, ma con l’apertura dello sportello all’inizio dell’anno successivo).
Già dopo pochi decenni dalla loro istituzione, le Casse di Risparmio raccoglievano la maggior parte del risparmio disponibile. Caratteristica originaria degli enti era quella di non avere fini di lucro, differenziandosi in questo dalle banche private. E infatti, anche a Rimini i componenti del consiglio di amministrazione non percepivano alcun compenso.
Nel 1880 in Italia operavano 183 casse di risparmio, distribuite in tutto il Paese ma con la maggior concentrazione fra Emilia, in Romagna e nelle Marche. Il governo già nel 1888 interviene a regolamentarne in modo più chiaro l’istituzione ed il funzionamento, dato che già allora la distinzione fra credito, previdenza individuale e beneficenza per la comunità tende a confondersi, con non pochi inconvenienti. La legge di quell’anno sottopone le Casse alla vigilanza del Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio, considerandole come istituzioni ben definite e distinte, anche per la loro funzione sociale, dalle altre aziende di credito. Intanto però nella raccolta del risparmio sorge la concorrenza delle Poste e delle banche popolari.
A Rimini la “Cassa” per eccellenza si guadagna il nomignolo di “Banca dei preti”, dato il predominio ininterrotto dei cattolici nella sua conduzione.
Nel 1914 la Cassa di Risparmio di Rimini inaugura la sua nuova sede, progettata dall’architetto Paolito Somazzi, svizzero nato in Uruguay. Somazzi nel 1908 aveva progettato anche il Grand Hotel di Rimini; per la banca si ispira al fiorentino Palazzo Strozzi. Per dare all’edificio un “giardino di rispetto”, fin dal 1888 viene spianato l’isolato che gli sta di fronte; scompaiono così edifici religiosi ormai dismessi o quanto ne resta, come il convento delle Celibate di S. Cecilia (ex palazzo degli Atti), quello del Cuor di Gesù che incorporava l’oratorio di San Paterniano (un tempo della Confraternita dei Tedeschi e prima ancora degli Ungheresi), la chiesa di San Tommaso che aveva origine addirittura da un monasterium del V secolo e dove ancora si vedeva qualcosa dei suoi mosaici. Nasce così Piazza Ferrari.
Con il ricavato delle vendite della piazza, la Curia riminese avvia la costruzione di una nuova chiesa a Marina, che si sta sviluppando tumultuosamente. Sarà Maria Ausiliatrice, nel disegno neo-gotico dell’architetto bolognese Giuseppe Gualandi, sull’allora piazza Tripoli (oggi Marvelli), consacrata il 17 agosto 1913 pur non ancora terminata.
Nuove norme a regolare le Casse di Risparmio intervengono nel 1926 e nel 1936, con una distinzione dagli altri istituti di credito sempre più sottile.
Alla fine degli anni ’80 del Novecento il modello delle Casse di Risparmio dà ormai segni di crisi in tutta Europa, a iniziare dalla stessa Germania: per il salvataggio delle Sparkassen si calcola che lo stato tedesco abbia dovuto spendere finora il 7% del pil. In Italia la svolta è determinata dalla legge Amato del 1990, imponendo lo scorporo delle Casse tra azienda bancaria in forma di Società per Azioni (“Cassa di Risparmio SpA”, con funzione creditizia) e Fondazione Cassa di Risparmio con finalità morali e benefiche; separate nettamente le due finalità originarie (credito e beneficenza) le Casse sono equiparate alle altre aziende di credito.
Una volta sul mercato, la loro vita non è stata facile; alcune Casse sono state coinvolte nei processi di fusione ed acquisizione che hanno portato alla creazione di grandi gruppi bancari, altre hanno tentato di associarsi fra loro, con risultati alterni. Non poche sono scomparse, altre ancora resistono da sole
La Cassa di Risparmio di Rimini, com’è noto, è stata acquisita il 21 dicembre 2017 da Cariparma, del gruppo francese Credit Agricole, prima banca mutualistica in Europa e in Francia e la terza banca francese per capitalizzazione.