lunedì 31 gennaio 2011

Meri Luis

Il regista aspettava la star distratto
sembrava un morto con in mano un bicchiere.

Il ragazzo lavorava in un bar ed aspettava
che il padrone se ne andasse, per potersi sedere.

Il dentista aspettava il sabato
con la moglie e tre figli era già pronto per il mare.

Il taxista al posteggio aspettava qualcuno da portare.

E chi l’ha vista la ragazza con le grandi tette
che tutte le sere alle sette un quarto
aspettava l’autobus guardando in alto...
e tutti quanti ad aspettare, a cercare di fermare...

questa vita che passa accanto
e con le mani ti saluta e fa”bye bye”,
questa vita un po' umida di pianto
con i giorni messi male...
Vista dall’alto sembra un treno che non finisce mai,
neppure se è coperto dalla neve o se sparisce sotto terra e non si vede...si ferma un attimo.

Il regista, il ragazzo, il dentista, il taxista, la ragazza, la star...
scaraventati in mezzo al traffico.

Ma, Dio mio, e se si provasse a trattenere il respiro,
se si cercasse, se si provasse di fermare il giro.

Il regista stanco di aspettare, appena ha visto la star
l’ha mandata a cagare,
il ragazzo ha lasciato lì di lavorare
e, agguantato un treno, è corso fino al mare.
Il dentista si è innamorato di un dente
lo accarezza non vuole fargli male.
Il taxista nella macchina non ha il cliente
ma una canna per andare a pescare.

Meri Luis finalmente ha deciso che l’amore è bello ha abbassato gli occhi e si è lasciata andare.
Ha benedetto il cielo come fosse un fratello per le sue belle tette e per l’amico che le vuole toccare
 
Adesso, mio Dio, 
dimmi cosa devo fare,
se devo farla a pezzi questa mia vita
oppure sedermi e guardarla passare.

Però la vita com’è bella
e come è bello poterla cantare.

1980

domenica 30 gennaio 2011

Squonk

Like father like son
Not flesh nor fish nor bone
A red rag hangs from an open mouth.
Alive at both ends but a little dead in the middle,
A-tumbling and a-bumbling he will go.
All the kings horses and all the kings men
Could never put a smile on that face.

Hes a sly one, hes a shy one
Wouldnt you be too.
Scared to be left all on his own.
Hasnt a, hasnt a friend to play with, the ugly duckling
The pressure on, the bubble will burst before our eyes.

All the while in perfect time
His tears are falling on the ground
But if you dont stand up you dont stand a chance.

Go a little faster now, you might get there in time.

Mirror mirror on the wall,
His heart was broken long before he ever came to you.
Stop your tears from falling,
The trail they leave is very clear for all to see at night
All to see at night.

In season, out of season
Whats the difference when you dont know the reason.
In one hand bread, the other a stone.
The hunter enters the forest.
All are not huntsmen who can blow the huntsmans horn
By the look of this one youve not got much to fear.

Here I am, Im very fierce and frightening
Come to match my skill to yours.
Now listen here, listen to me, dont you run away now
I am a friend, Id really like to play with you.
Making noises my little furry friend would make
Ill trick him, then Ill kick him into my sack.
You better watch out... you better watch out.

Ive got you, Ive got you, youll never get away.

Walking home that night
The sack across my back, the sound of sobbing on my shoulder.
When suddenly it stopped,
I opened up the sack, all that I had
A pool of bubbles and tears - just a pool of tears.

All in all you are a very dying race
Placing trust upon a cruel world.
You never had the things you thought you should have had
And youll not get them now,
And all the while in perfect time
Your tears are falling on the ground.

The squonk is of a very retiring disposition and due to its ugliness, weeps constantly. it is easy prey for hunters who simply follow a tear-stained trail. when cornered it will dissolve itself

Tears.

True or false?

(Tony Banks/Mike Rutherford)

GENESIS
da "A Trick of a Tail" 1976

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SQUONK in italiano






SQUONK in english  

Mambo

Dov'è?

Dov'è?

Dov'è? Quel cuore, dov'è?
Datemi un coltello, un coltello per favore,
dov'è quel cuore bandito che ha tradito
il mio povero cuore, lo ha smontato e finito...
 
Dov'è?

Tu reggimi la mano e poi dimmi se il suo cuore
è vicino o se è andato tontano, 
se è in giro per l'Europa, occhi neri il suo cuore si è seccato, è diventato una scopa!

Dov'è?

Se d'amore è proprio vero che non si muore, non si muore, cosa faccio nudo per strada mentre piove...
e c'è di più, non dormo da una settimana,
per quel cuore di puttana!

Sono andato al cinema e mi han mandato via
perché piangevo forte e mangiavo la sua fotografia!

e tu, e tu...chissà...

Datemi un coltello, un coltello per favore...
dov'è quel cuore marziano se ne è andata sbattendo la porta e avevo in mezzo la mano.

Dov'è la diva del muto, è una minaccia per tutti il suo cuore, il suo cuore ad imbuto.

Dov'è, dov'è?

Scende dal tram e si avvicina e fa due passi
di Mambo, si sente molto furba e carina dice:
"con te non ci rimango!"
Io col cuore in cantina, ma sono un uomo e dico: "vattene via!"
Leva il tuo sorriso dalla strada e fai passare la mia malinconia.
E porta via gli stracci, i tuoi fianchi e quella faccia da Mambo
e la tua falsa allegria per trasformare in sorriso anche l'ultimo pianto.
 
Tu, si, proprio tu, Tu, si proprio tu, che non hai mai paura,
chiedi se qualcuno ti presta la faccia 
stai facendo una brutta figura.

La mia regina del Mambo!
Se ci ripenso preferisco ritornare in cantina
che avere te, ancora al mio fianco.
Tu, tu. Ha!


Siamo dei

Siamo dei e ci muoviamo nello spazio profondo,
corriamo dietro ai tuoni, ci pettiniamo,
e aspettiamo la fine del mondo...
mentre tu, pover’uomo, non sei niente di speciale
devi anche lavorare e poi chiedere perdono!
Siamo dei, figli del sole
invece tu chi sei, tuo padre è stato il dolore.

Un momento, un momento, ho anch’io qualche argomento:
ho un amico che è un campione di rock e riesce a ballare
per tre giorni e tre notti senza doversi fermare
ed un’altro che ha la voce da basso e con una mira
che ti stacca la coda di un cane con un sasso, se lo tira!
E poi ho un grande amore, un amore di ragazza che mi aspetta
e se non torno esce pazza dal dolore poveretta.
Ed ogni estate do il mio voto e vado al mare
e resto nudo tutto il giorno
fa molto bene abbronzarsi e puoi nuotare,
se mi vedessi quando torno!

Ma cosa credi di fare, dove credi d’andare?
Non hai più aria per poter respirare!
Non c’è più nessuno che ti possa aiutare!
Ed ogni giorno che, che vola via,
scopri di avere una nuova malattia.

Oh! Oh! Oh! Oh! Brutto uccello,
ti ha mai detto nessuno che un dio
dovrebbe essere più bello!
e e e poi non ho capito l’ultima riga
non sarà che a stare sempre nello spazio
hai imparato a portar sfiga.
Oh ...! Su quale giornale scrivi?
Noi non siamo ancora morti,
se possiamo guardarci in faccia
vuol dire che siamo ancora vivi.

Siamo dei e la tua vita è un inferno
o qualcosa di più atroce.
Potresti vivere anche tu in eterno,
se ti pentissi e se abbassassi un pò la voce.

Oh! Oh! Oh! Oh! Brutta specie di aeroplano
ma non ti accorgi che stando in alto
vedi il mondo da lontano,
e per che cosa mi dovrei pentire
di giocare con la vita e di prenderla per la coda,
tanto un giorno dovrà finire
e e e poi, all’eterno ci ho già pensato,
era eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto
dalla gente che ho amato.

1980

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sabato 29 gennaio 2011

La città vecchia

Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,
una bimba canta la canzone antica della donnaccia
quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.

E se alla sua età le difetterà la competenza

presto affinerà le capacità con l'esperienza
dove sono andati i tempi di una volta per Giunone
quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.

Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino

quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno
a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo.

Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere

per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte.

Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone
forse quella che sola ti può dare una lezione
quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie.
Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie.
Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte
ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
quando incasserai delapiderai mezza pensione
diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione".

 

Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.

Se tu penserai, se giudicherai

da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.


Fabrizio De Andrè 1965
 
Il 45 giri 

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venerdì 28 gennaio 2011

Povera patria!


Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...

 

La primavera intanto tarda ad arrivare.


Franco Battiato 1991
Come un cammello in una grondaia (EMI Records)

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SITO UFFICIALE

giovedì 27 gennaio 2011

Io che amo solo te


C'è gente che ha avuto mille cose,
tutto il bene, tutto il male del mondo.
Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove avventure.

C'è gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.

Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove illusioni.

C'e' gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù

1962


Edizione: 
BMG Ricordi S.p.A.


lunedì 24 gennaio 2011

Dedicato alle donne intelligenti

Un mattino il marito torna dopo molte ore di pesca e decide di fare un sonnellino.

Anche  se non pratica del lago, la moglie decide di uscire in barca.

Accende il motore e si spinge ad una piccola  distanza:  spegne, butta l'ancora, e si mette a leggere il suo libro.

Arriva una  Guardia Forestale in barca.  Si avvicina e le dice:
"Buongiorno,  Signora. Cosa sta facendo?"

"Sto leggendo un libro" risponde lei  (pensando "non è forse ovvio?!?").
"Lei si trova in una Zona di  Pesca Vietata,"   le dice
"Mi dispiace,  agente, ma non sto pescando. Sto leggendo".

"Sì, ma ha tutta l'attrezzatura. Per quanto ne so  potrebbe cominciare
in qualsiasi momento. Devo portarla con me e  fare rapporto".

"Se lo fa, agente,  dovrò denunciarla per molestia  sessuale" dice la  donna.

"Ma se non l'ho nemmeno  toccata!" dice la Guardia Forestal.
"Questo è vero, ma possiede  tutta l'attrezzatura.
 Per quanto ne so potrebbe  cominciare in  qualsiasi momento."

“ Le auguro buona giornata signora." e la guardia se ne va.

MORALE: Mai discutere con una donna che legge. E'probabile che sappia anche pensare.


Immagini di Fabian Perez

giovedì 20 gennaio 2011

Via del Campo

Via del Campo c’è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.
 
Via del Campo c’è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c’è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano
e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.


Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.

Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior

dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.



Immagini di Fabian Perez

Authority dell'infanzia

Sergio Staino Giugno 2009
La vignetta e vecchia, ma è più che mai attuale.

Che profonda tristezza...ma B. si diverte...

Scelti a caso dal Corriere della Sera

mercoledì 19 gennaio 2011

Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor.

Il sangue del principe e del Moro
arrossano il ciniero
d'identico color

ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite
le bramosie d'amor

"se ansia di gloria e sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore,

chi poi impone alla sposa soave
di castità la cintura hai me grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave".

così si lamenta il Re cristiano
s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior

lo specchio di chiara fontanella
riflette fiero in sella
dei Mori il vincitor.

Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor,

nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol 

"Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse Re Carlo scendendo veloce di sella

"Deh cavaliere non v'accostate
già ad altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate"

Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò

ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò

codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata
in gran difficoltà

alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà.

"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano,

ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia da ogni pudore"

Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì

e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir.
 
Veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor

"Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor"

"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane,

anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire".

Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò.

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor

 
 
Singolo assieme a "Il fannullone" 1963

poi pubblicata nell'album del 1967 "VOLUME I" - Bluebell Records.



giovedì 13 gennaio 2011

Fragole infinite

Fragole infinite di cent'anni fa,
auto gialle corrono nel blu
l'orologio fermo sopra la città
nella torre segna un'ora in più.

Tu sei il profumo di rosa e il fiume mi parlerà
di te conosce ogni cosa e sa.

L'oro che regali lo disegnerò
sopra un cielo fatto di bontà
l'ora delle fragole ti ha detto si
dalla torre della libertà.

Tu sei profumo di rosa e il mare mi parlerà
di te conosce ogni cosa e un giorno ti chiederà
dove volerai?

Sul tuo manto bianco mi riposerò,
salutando il sole salirai
dentro il miele caldo ti ricorderò,
come neve che non torna mai.

Tu sei il profumo di rosa e
il fiume mi parlerà
di te conosce ogni cosa e sa.



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lunedì 10 gennaio 2011

Leggi di Clarke

PRIMA LEGGE DI CLARKE
Quando un illustre ma anziano scienziato sostiene che qualcosa è possibile, ha quasi certamente ragione.
Quando sostiene che qualcosa è impossibile, molto probabilmente ha torto.


SECONDA LEGGE DI CLARKE
L'unica maniera di scoprire i limiti del possibile è di oltrepassarli e finire nell'impossibile.


TERZA LEGGE DI CLARKE
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.

La Crisi

“Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamo sempre la stessa cosa.
La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura.
E’ dalla crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talento e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza.
La convenienza delle persone e dei Paesi è di trovare soluzioni e vie d’uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfida la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non ci sono meriti.
E’ dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno, poiché senza crisi ogni vento è una carezza.
Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo.
Invece di ciò dobbiamo lavorare duro.
Terminiamo definitivamente con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla”.

ALBERT EINSTEIN 1879 - 1955

 

A muso duro

E adesso che farò, non so che dire
e ho freddo come quando stavo solo
ho sempre scritto i versi con la penna
non ordini precisi di lavoro. 

Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
e quelli che rubavano un salario
i falsi che si fanno una carriera
con certe prestazioni fuori orario

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

Ho speso quattro secoli di vita
e ho fatto mille viaggi nei deserti
perché volevo dire ciò che penso
volevo andare avanti ad occhi aperti.

Adesso dovrei fare le canzoni
con i dosaggi esatti degli esperti
magari poi vestirmi come un fesso
per fare il deficiente nei concerti.

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

Non so se sono stato mai poeta
e non mi importa niente di saperlo
riempirò i bicchieri del mio vino
non so com'è però vi invito a berlo.

E le masturbazioni celebrali
le lascio a chi è maturo al punto giusto
le mie canzoni voglio raccontarle
a chi sa masturbarsi per il gusto.

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada...

...potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.

F.Urzino - P.A.Bertoli
da A Muso Duro (1979)  

 

domenica 9 gennaio 2011

Primo giorno di scuola ( ed il Bunga-Bunga)



Primo giorno di scuola, in una scuola Americana, la maestra presenta alla classe un nuovo compagno arrivato in USA da pochi giorni: Sakiro Suzuki (figlio di un alto dirigente della Sony).

Inizia la lezione e la maestra dice alla classe:

"Adesso facciamo una prova di cultura.
Vediamo se conoscete bene la storia americana.

Chi disse: "Datemi la libertà o datemi la morte"?

La classe tace, ma Suzuki alza la mano.

"Davvero lo sai, Suzuki? Allora dillo tu ai tuoi compagni!"

"Fu Patrick Henry nel 1775 a Philadelphia!"

"Molto bene, bravo Suzuki!"

"E chi disse: Il governo è il popolo, il popolo non deve scomparire nel nulla?

Di nuovo Suzuki in piedi: "Abraham Lincoln nel 1863 a Washington!"

La maestra stupita allora si rivolge alla classe:

"Ragazzi, vergognatevi, Suzuki è giapponese, è appena arrivato nel nostro paese e conosce meglio la nostra storia di voi che ci siete nati!"

Si sente una voce bassa bassa: "Vaffanculo a sti bastardi giapponesi!!!"

"Chi l'ha detto?" chiede indispettita la maestra.

Suzuki alza la mano e, senza attendere, risponde:

"Il generale Mac Arthur nel 1942 presso il Canale di Panama
e Lee Iacocca nel 1982 alla riunione del Consiglio di Amministrazione della General Motors a Detroit."

La classe ammutolisce, ma si sente una voce dal fondo dire: "Mi viene da vomitare!"

"Voglio sapere chi è stato a dire questo!!" urla la maestra.

Suzuki risponde al volo: "George Bush Senior rivolgendosi al Primo ministro Giapponese Tanaka durante il pranzo in suo onore nella residenza imperiale a Tokyo nel 1991."

Uno dei ragazzi allora si alza ed esclama scazzato: "Succhiamelo!"

"Adesso basta! Chi è stato a dire questo?" urla inviperita la maestra.

Suzuki risponde imperterrito: "Bill Clinton a Monica Lewinsky nel 1997, a Washington, nello studio ovale della Casa Bianca."

Un altro ragazzo si alza e urla: "Suzuki del cazzo!"

"Valentino Rossi rivolgendosi a Ryo al Gran Premio del Sudafrica nel Febbraio 2005."

La classe esplode in urla di isteria, la maestra sviene.

Si spalanca la porta ed entra il preside: "Cazzo, non ho mai visto un casino simile!"

"Silvio Berlusconi, luglio 2008, nella sua villa Certosa in Sardegna!!!!"


"Ricevuta per e.mail da Diabolik"


Bunga Bunga
La prima volta che ho cercato il significato dell'espressione Bunga-Bunga nel web ho trovato lo "Urban dictionary" che riportava solo la seguente definizione: 
"Savagely brutal anal gang-rape. Fabled punishment for trespassing on the tribal land of a fictitious African tribe."
ed è stata scritta nel 2004...


...fateci un giro adesso!

buon BUNGA BUNGA a tutti!