venerdì 28 febbraio 2014

Buone notizie


Buone notizie, è calma la città 
il tempo è buono, la guerra non si fa
c'è chi ha capito, chi ancora non lo sa
chi vuol sapere che cosa succederà.
Il re ha lasciato stanotte la città
quelli informati hanno detto che non tornerà
c'è chi ci crede, chi dubita si sa
ma per la strada qualcuno ride già.
Buone notizie, la festa ci sarà
anche se è vero che a qualcuno non piacerà
c'è chi discute, chi non dice la verità
ma di sicuro, un accordo si troverà
e tutti quelli che hanno detto sempre no
oggi sono in pochi e si vergognano anche un po'.
Buone notizie che grande novità
solo per oggi, la guerra non si fa,
buone notizie è cosa certa ormai,
c'è sul giornale che sai non sbaglia mai,
qualcuno piange, per cosa per cosa non si sa,
buone notizie domani... se verrà.


(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi) 



Il Dolce Stil VentiNovo

Per i VENTINOVISTI



La cupola condizionava partite che non sono mai state alterate. Condizionava campionati che non sono mai stati alterati. Determinava la carriere degli arbitri che infatti sono stati assolti. Non c’è movente, non ci sono taroccamenti, non c'è corruzione, non c'è passaggio di denaro.

Per la Juve si inventa l'illecito strutturato (tre art.1 diventano un art.6), ci vengono tolti due scudetti (anche il 2005/06, mai stato neanche oggetto d'indagine, assegnato all'Inter da G.Rossi, ex esponente del suo CdA), c'è la retrocessione in serie B.

Non c’è l’esclusività dei rapporti coi designatori: telefonano tutti, e le telefonate degli altri sono peggiori rispetto a quelle dei nostri. Molte squadre sono coinvolte, Inter e Milan con illeciti sportivi da art.6 (non la Juve), ma le indagini sono condotte in maniera mono-direzionale, occultando le telefonate altrui.

Le griglie richieste non si concretizzano, i sorteggi sono regolari. Gli altri parlano con gli arbitri, i nostri no. Non esistono ammonizioni preventive o espulsioni compiacenti, non ci sono arbitri addomesticati o chiusi in stanzini. Gli arbitri (quelli arrivati finora in appello) sono stati tutti assolti. Le SIM svizzere sono regolarmente intercettate (lo dice Di Laroni al processo!) e non è reato possederle.

Le condanne si fondano su valutazioni non oggettive, su illazioni, o sulla presunzione di comportamenti non verificati... o addirittura su circostanze oggettivamente non vere. Il ruolo di Giraudo, senza SIM svizzera, nell'associazione per delinquere consiste nell'aver truccato una partita non truccata, con arbitro e assistenti assolti e sorteggio regolare, con una telefonata tra Moggi e Bergamo (che manco lo nominano), per una griglia che non si è realizzata.

Moggi, promotore dell'associazione per delinquere, in 1° grado è condannato ipotizzando il reato di pericolo, e sulla base di "comportamenti al limite della sussistenza del reato di tentativo". 

Serve altro? O andate a rosicare altrove?

giovedì 27 febbraio 2014

Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro


Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Perché rischiare che il divertimento duri solo qualche stagione?
Perché rischiare l'arrivo di un altro Andrea Agnelli, di un altro Antonio Conte?
Perché rischiare il ritorno di una Juve che vince, rivince e stravince, mettendo record su record?
Giammai, per carità.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Inventati qualsiasi cosa, magari anziché fare il taglia e cuci delle telefonate, potrebbe essere più alla moda creare dei tweet o dei messaggi whatsup compromettenti, inviati da Marotta agli arbitri.
Oppure, se proprio volete farla eclatante e diversa dalla precedente, non mettete in mezzo sempre il solito DG, da dipingere come il capo della cupola.
Perché non provare ad investire di tale ruolo qualcuno di insospettabile?
Qualche idea?
La moglie del presidente, lo storico magazziniere, la moglie di Umberto Agnelli, il figlio più grande di Nedved... oppure visto che parliamo di cupola, perche' non sospettare del papa uscente Ratzinger, a pensarci bene queste storiche dimissioni non hanno mai convinto del tutto...
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Non vorrete che poi la cupola inizi a scricchiolare e a fare più acqua del Titanic, inventatevi qualcosa di forte e inattaccabile, supportate il tutto con l'appoggio della stampa e delle televisioni che non vi manca, altrimenti rischiate che qualcuno vi possa fare delle domande di questo tipo:
Ma se il male era stato definitivamente estirpato con la radiazione di Moggi, oggi come mai si parla sempre di una Juve aiutata, di una Juve ladra?
Chi può essere il nuovo capo della cupola bianconera?
La FIGC?
Quella stessa FIGC con la quale è in corso un contenzioso da milioni e milioni di euro?
La classe arbitrale?
Quegli stessi arbitri, consapevoli di rischiare la propria immagine ad ogni minimo errore pro-Juve?
Ma soprattutto, dove era il complice bianconero quando in squadra avevamo gente come Molinaro, Felipe Melo, Amauri, Melberg e Poulsen?
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Cosi facendo, vi potrete godere un sano campionato, uno di quelli che tanto vi piace.
Un campionato di quelli dove l'inter del Mancio, scippava lo scudetto a quegli stessi romanisti che oggi, indignati proclamano un sit-in di protesta, e ieri invece facevano spallucce, preferendo ai sit-in, la visione di un episodio dei Cesaroni.
Un campionato di quelli, dove nell'anno del giubileo casualmente vinceva la Roma e fa niente se si cambiavano le regole degli extracomunitari in corso.
Un campionato di quelli, dove i tifosi Laziali, dopo aver celebrato il funerale del calcio, si vedevano omaggiati qualche giorno dopo di uno scudetto, per mezzo dell'unica Collina laziale spuntata nel mare di Perugia, quegli stessi tifosi capaci perfino, in una domenica di maggio del 2002, di tifare contro la proprio squadra, pur di andare contro la Juve.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
E pazienza se in futuro giocatori mediocri con palmares imbarazzanti, non potranno servirsi della scusa del nemico vestito di bianconero, per giustificare una carriera banale, come avviene puntualmente per i vari Galante, Colonnese, Righetti, Turone.
Qualche lato negativo ci dovrà pur essere, pazienza.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
E se necessita l'intervento del governo fate pure, come giustamente ha già evidenziato il deputato Miccoli (PD) al neo-presidente Renzi.
D'altronde in questo preciso momento storico del paese, è giusto che anche la politica si interessi alle moviole.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Cosi anche Paparesta non avrà bisogno, durante l'imparziale moviola di Mediaset,
di sfoderare delle imbarazzanti citazioni del tipo " C'è anche un rigore per la Juve che non mostriamo per sinteticità" , avvenuta in occasione del tanto discusso derby.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Si potrebbero evitare scempi giornalistici come quelli a firma del corriere dello sport del tipo "L'importante, ora, è che non ci prendano in giro. Che non vengano a dirci - Nicchi, o Braschi, o direttamente qualche dirigente della Juve - che abbiamo visto male, che pensiamo male, che non è vero niente. Perché noi sappiamo, e lo sanno anche loro, che abbiamo visto benissimo e che è tutto vero: anche stavolta la Juve, nel momento della difficoltà, ha avuto un aiuto dagli arbitri".
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro
E non dimenticate di demolire lo Stadium che come scrive Melli" è un sacrario dove non si può fare nulla contro la Juventus".
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro
Cosi forse riusciremo a capire cosa significa tifare davvero, visto che come ha detto pochi giorni fa l'attore interista Fabio De Luigi "Se sei della Juve e' troppo facile, noioso, come quelli per cui, il pallone e' mio. Bisogna soffrire un po' per poi godere, l'inverno e' bello perché sai che arriverà la primavera. Se invece prendi una squadra dove è sempre stata .Sono sempre li a ballare tutti nudi dopo un po' ti annoi".
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro
Si farebbe anche un favore alla musica italiana, che verrebbe ripulita da pseudo-rap che riescono ad ottenere un po' di notorietà inventandosi la canzone rap intitolata: "Contro la Juve".
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro
Almeno così perfino il granata Ormezzano non dovrà vivere l'incubo di come "Ora bisogna capire come ruberanno il quinto derby di fila" e il bomber Meggiorini (11 goal in A in 134 gare !) non dovrà fare la figura del codardo rimuovendo di corsa l'account di twitter.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro
Ora che sta tornando il famoso vento del potere, lo stesso vento da cambiare, come denuncia il saggio Franco Melli "Ci vorrebbe un movimento d’opinione giusto che cambi il vento, perché fino ad oggi tutti hanno spinto a favore della Juve".
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro
Basterà nominare un commissario super partes che faccia pulizia, ieri e' stato Guido Rossi, oggi potrebbe essere Massimo Moratti, ormai spoglio delle vesti da presidente, ma sempre ricoperto dall'aureola dell'uomo di sport dai sani principi e dalla lealtà innata.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro
E' l'unica salvezza per chi ormai ha scelto di non vedere, di non sapere, di non dare il giusto peso ai fatti e ai numeri, ma solo di nascondersi dietro un patetico, banale e sempre comodo, Juve ladra, Juve aiutata, Juve favorita.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro!

Di Leonardo Labita @Leolab81

domenica 23 febbraio 2014

Torino è bianconera!










Trova il tempo


Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.

Trova il tempo di giocare,
è il segreto della giovinezza.

Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.

Trova il tempo d'essere gentile,
è la strada della felicità.

Trova il tempo di sognare,
è il Sentiero che porta alle stelle.

Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.

Trova il tempo d'essere contento,
è la musica dell'anima.

Antica ballata irlandese?
Maria Teresa di Calcutta?
O semplicemente... il web?

venerdì 21 febbraio 2014

Non mi rompete (ciao Francesco)

Francesco di Giacomo
Siniscola, 22 agosto 1947 – Zagarolo, 21 febbraio 2014

Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
sia tranquillo da bambino
sia che puzzi del russare da ubriaco. 
Perché volete disturbarmi
se io forse sto sognando un viaggio alato
sopra un carro senza ruote
trascinato dai cavalli del maestrale,
nel maestrale... in volo.
Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
c'è ancora tempo per il giorno
quando gli occhi si imbevono di pianto,
i miei occhi... di pianto.
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
da Io sono nato libero 1973 



....un altro grande che se ne va...

sabato 15 febbraio 2014

Quasi quasi fondo il Nuovo Centro Sinistra (fallo Pippo, fallo!)

Quasi quasi fondo il Nuovo Centro Sinistra


Recupero una dozzina di senatori.

Poi vado da Renzi e gli dico il contrario di quello che propongono Formigoni e Sacconi, oggi sui giornali.

Nuovo Centro Destra contro Nuovo Centro Sinistra (anche Sinistra e basta, che il Centro è dappertutto).

Chiedo matrimoni egualitari, stop agli F-35, stop al consumo di suolo (magari anche NoTav), reddito minimo, progressività fiscale, conflitto d’interessi, ius soli, legalizzazione delle droghe leggere.

Saranno contenti rispettivamente Formigoni, Lupi, Mauro, Sacconi, Alfano e Giovanardi (sono proposte ad personas, tanto loro di solito le votano).

E vediamo come va a finire.

P.S.: mi spiegate perché, davvero, stiamo facendo un altro governo con questi signori, preoccupati solo di non discutere di unioni civili e di ius soli? Perché stiamo facendo un altro governo che non solo non ha il mandato degli elettori ma non rappresenta nemmeno il 50% dei suffragi dello scorso febbraio? Perché stiamo facendo un altro governo frutto di un ribaltamento della linea, poi di una scissione, poi di un ribaltone e infine di una staffetta “sul posto”? Perché stiamo facendo un altro governo dopo avere escluso di farlo, preoccupati soltanto di fare una velocissima legge elettorale di cui ora tutti dicono che non è poi così veloce, che bisogna completarla con le riforme e che poi non siamo mica sicuri che passa, dopo aver giurato che passava nel giro di due settimane e che era una mossa geniale perché tutti avrebbero dovuto farla passare così senza fare una piega? Mi spiegate perché abbiamo celebrato l’uscita di scena di Berlusconi e poi abbiamo celebrato il suo ritorno? Mi spiegate perché ci siamo detti ufficialmente contrari alle larghe intese (era ora) e per tutta risposta ne facciamo delle altre, che sono solo più lunghe delle precedenti? Me lo spiegate voi, perché io non ce la faccio?

Da ultimo, per fatto personale: ma perché nessuno è coerente con quello che dice e fa il contrario di quello che dichiara? Perché così è un po’ difficile, rimanere coerenti mentre tutti fanno giravolte e testacoda.

Pippo Civati


Fallo Pippo, fallo adesso!

giovedì 13 febbraio 2014

Schizofrenia


La notizia

Non trovo le parole per commentare quello che è successo...siamo al delirio, quindi userò commenti di altri e la satira pungente trovata nel web...

Dalla pagina FB di Andrea Scanzi #1.


Matteo Renzi non mente mai. Antologia breve, a cura di Marco Travaglio: "Noi vogliamo che il governo arrivi alla fine del proprio percorso con convinzione e saremo i più leali a dare una mano al tentativo di Enrico Letta" (24 novembre). "Da mesi leggo sui giornali che Renzi vuole il posto di Letta: se avessi ambizioni personali, avrei giocato un'altra partita, non mi sarei messo a candidarmi alla segreteria del Pd" (3 dicembre). "Voglio cambiare l'Italia, non cambiare il governo". "Punto a far lavorare il governo, non a farlo cadere. Enrico ci ha chiesto un patto di coalizione e io sono d'accordo" (10 dicembre). "Tutto il Pd aiuterà Enrico nel semestre di presidenza europea" (15 dicembre). "Per il 2014 il Premier è e sarà Enrico Letta" (22 dicembre). "Nessuna intesa tra Letta, Alfano e me. Non voglio assolutamente essere accomunato a loro, integrato come in uno schema: io sono totalmente diverso, per tanti motivi. Ma non ho alcun interesse a mettere pedine e scambiare caselle" (29 dicembre). "Enrico non si fida di me, ma sbaglia: io sono leale" (12 gennaio). "Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014" (13 gennaio). "Creiamo un hashtag 'enricostaisereno', nessuno ti vuole prendere il posto, vai avanti, fai quel che devi fare, fallo" (18 gennaio). "La staffetta Letta-Renzi non è assolutamente all'ordine del giorno. Io, sia chiaro, sto fuori da tutto" (5 febbraio). "Ma perché dobbiamo andare a Palazzo Chigi senza elezioni? Ma chi ce lo fa fare? E ci sono anch'io tra questi, nessuno di noi ha chiesto di andare al governo" (10 febbraio).Un uomo di parola.

PRUGNA

  • Ogni giorno gli autori di Prugna si svegliano e sanno che dovranno correre più del PD. Ma niente, vince sempre lui.

  • Direzione PD: verso il fondo. (konrad k. schubert)

  • Il PD cambia verso, DP: Dobbiamo Perdere. (gil novello) 
  • Renzi: "Assumerò l'incarico di premier finché il popolo non sarà abbastanza maturo da eleggermi". (stefano prada)

  • Vogliono fare bella figura coi salti mortali e alla fine cadono. Non so se sto guardando i pattinatori a Sochi o il Governo Letta. (cetty d.)

  • Governo a Letta presto. (paolo avòna)

  • La direzione del PD è quel luogo dove per sfiduciare un premier si citano i poeti. (davide astolfi)

  • Ancora maiali in giro per Roma: montano gazebo, chiedono due euro e poi fanno come gli pare. (max vado)

  • PD: confermata la malattia autoimmune. (gil novello)

  • Secondo alcuni testi, Caino e Abele erano iscritti al Pd. (fabrizio marcucci)

  • Letta, pubblicato il diario segreto dei 300 giorni di governo: c'è scritto 300 volte "Renzi ‘fanculo". (michele gambino)

  • Renzi: "Io e il PD abbiamo un'ambizione smisurata". I nostri culi dovrebbero cominciare a preoccuparsi. (giovanni soldano)

  • Renzi sostituirà Letta a Palazzo Chigi. ♪ ♫ Gira la ruotaaa, gira la ruota yeah yeah ♪ ♫ (alex elli)

  • Ho capito la strategia del PD: sperano che Silvio ci rimanga ammazzandosi di seghe. (gil novello)

  • Letta indignato. La meritocrazia non esiste, mi ci sono voluti anni per diventare nipote. (barbara simona lecca)

  • - La direzione del Pd manda segnali di fumo al Paese.- Veramente quello era il discorso di Renzi.(michele de pirro)

  • Esclusivo: Mediaset rinuncia ai reality show: "Abbiamo i diritti delle prossime Direzioni PD". (fabio bonifacci)

  • Renzi: "Via dalla palude". Eppure sarebbe perfetta come sede del PD. (stefano belli)

  • "Usciamo dalla palude", ha detto il coccodrillo dopo aver divorato Enrico Letta. (christian du du)

  • - "Cosa faresti in macchina con Renzi? "  - "Scendo e chiedo un passaggio a Schettino".(fabio cavallari)

  • Renzi liquida il governo Letta. E poi fa partire il jukebox con un pugno. (anna valentina farina)

  • Ho ascoltato interventi alla Direzione PD che con la Fini-Giovanardi ancora in vigore sarebbero tutti al gabbio. (ivan leonte)

  • Abolizione della Fini-Giovanardi e Renzi Presidente del Consiglio senza elezioni: ecco che in 24 ore il certificato elettorale diventa buono per fare i filtri delle canne. (mario bovina)

  • Addio Letta, è stato emozionante avere un governo così sereno, così zen. (rossana campo)

  • Se avessi saputo che con le primarie si votavano le politiche, sarei andato a votare. (matthew dimaggio)

  • Forti dubbi di Renzi su come recuperare consensi: a Sanremo venerdì o sabato sera? (christian poli)

  • Enrico Letta è passato da "Premier" a "Nipote di Gianni". (cetty d.)

  • Per cortesia istituzionale Renzi presenta a Letta in anteprima il programma di governo: c'è scritto "Scemo chi legge". (michele gambino)

  • Letta mollato dal Pd il giorno prima di San Valentino. Un classico adolescenziale. (gigi fabiano)

  • Chissà se Renzi ha già un Cavaliere con cui festeggiare S.Valentino. (mentita spoglia)

  • Nessuno di noi dovrebbe provare la solitudine. Quella vera, quella che fa male, quella di Letta per intenderci. (daniele villa)

  • Continua l'autolesionismo compulsivo del PD. Freud dall'altro mondo ha dichiarato: "Anche fossi in vita non potrei aiutarli". (gil novello)


Andrea Scanzi #2 

Dunque, ricapitolando. Cos'è il Pd? Il Pd è quel partito che ha affossato Rodotà e Prodi, che ha votato contro se stesso su omofobia e mozione Giachetti, che ha salvato Alfano e Cancellieri, che supporta instancabilmente Berlusconi e che non fa nulla senza il permesso del Badante Napolitano, un allegro signore che negli ultimi due anni e mezzo si è disinteressato delle regole minime della democrazia e ha imposto - in nome del Sacro Culto delle Larghe Intese - tre Premier votati da nessuno e responsabili (i primi due) di non avere fatto nulla a parte disastri. Di fatto in Italia si vota democraticamente, sì, ma poi - altrettanto democraticamente - del voto non frega una mazza a nessuno.
Ora però la collezione degli orrori piddini si arricchisce della perla più rara. Da una parte il coniglio mannaro 2.0, che frigna come un bambino e mette il broncio perché gli hanno detto che è brutto; e dall'altra un partito che - sfiduciando se stesso per la centesima volta - sdogana a Palazzo Chigi un diversamente statista così roso dall'ambizione da non rendersi neanche conto che tutti l'hanno messo lì per bruciarlo, come accaduto con gli altri. Non si contano i fiumi di Champagne che stanno scorrendo in queste ore tra berluscones, 5 Stelle, nomenklatura piddina e frattaglie alfaniano-casiniste: così facendo, il "furbo e vincente" Renzi - figuriamoci se era grullo e perdente - si è sgambettato da solo come neanche D'Alema nel '98. Convinto d'essere il nuovo Kennedy e non il vecchio Peppo Pig, Renzi - che fino a due giorni giurava ovviamente il contrario - ha pure specificato di voler durare fino al 2018, e la sola idea che intenda passare quattro anni fianco a fianco con Giovanardi e Formigoni denota un grado di perversione sin qui sconosciuto ai più.Siamo oltre le comiche, anche se c'è davvero poco da ridere. Un tale mix di incapacità, masochismo, colpevolezza, arroganza, psicodramma e delirio di onnipotenza era raro da mettere insieme, ma il Pd è riuscito anche in questo: fenomeni.

adesso andiamolo a spiegare all'estero...

mercoledì 12 febbraio 2014

Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti (ciao Freak)


  • A volte il fumo è molto meglio dell'arrosto.
  • Dio c'è ma ci odia!
  • Fai bene a lasciarmi anch'io fossi in me mi lascerei.
  • Il sesso è peccato... farlo male.
  • La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.
  • Se sei muto ridi con gli occhi, se sei cieco ridi con la bocca. Se sei muto e cieco c'è ben poco da ridere.
  • Se uno s'impegna può star male ovunque.
  • Vi ringrazio di esistere e di aver acquistato questo libro. Sappiate che Vi amo.
  • Si dice che una volta toccato il fondo non puoi che risalire. A me capita di cominciare a scavare.
Roberto Freak Antoni




domenica 9 febbraio 2014

Il vecchio, il bambino e l'asino (favola Iraniana)



Nella favolosa città di Teheran, si sta svolgendo un censimento sulla popolazione e tutti i cittadini, vi si devono recare per certificare la loro esistenza.

Un vecchio con il nipotino, abitanti sulle montagne, in un villaggio molto lontano dalla capitale, si preparano per fare questo lungo viaggio.

A disposizione hanno un solo asinello.

Pian piano si incamminano, per potersi presentare ai funzionari addetti al censimento.
Mentre il bambino è seduto sul dorso dell’asino e il vecchio gli cammina accanto, incontrano un gruppo di persone e dopo averle superate, quando queste si allontanano, il vecchio percepisce i loro commenti:

“Guarda come è maleducato quel bambino, lui sta sull'asino, mentre il vecchio che ha le gambe stanche, cammina a piedi...”

Il vecchio non dice nulla, fa scendere il bambino e sale sull'asino.

Incontrano un altro gruppo di persone e dopo averle superare, di nuovo sente dei commenti:

“Guarda quel vecchio, che egoista, con un bambino così piccolo, con le gambe così corte, lui sta sull'asino e il povero bimbo, deve corrergli appresso….”

Il vecchio, non commenta, ma prende il bambino, facendolo sedere sul dorso dell’asino vicino a sé.

Incontrano un altro gruppo di persone e dopo averle superare, sente nuovamente dei commenti:

“Hai visto quei due lì? Con un asinello così piccolo, gli stanno sopra entrambi, finiranno per sfiancarlo…”

Il vecchio, ancora una volta non dice nulla, ma prende il bambino per mano, scendendo dall'asino ed insieme si incamminano a piedi.

Dopo qualche chilometro incontrano ancora delle persone, che li salutano, ma mentre si allontanano, queste, commentano ridacchiando:

“Avete visto quei due lì? Devono essere proprio stupidi! Hanno un asino a disposizione e vanno a piedi….”


Morale: quando fate qualcosa, fatelo per voi, perché se lo fate per avere l’approvazione degli altri, state sicuri che non l’otterrete mai.

Dalla tradizione Iraniana, ma anche ripresa da Esopo e La Fontaine

sabato 8 febbraio 2014

Come abbiamo fatto a sopravvivere?



Se eri un bambino negli anni cinquanta, sessanta, settanta, ottanta devi leggere.

  1. Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…
  2. Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.
  3. Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo.
  4. Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte.
  5. Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.
  6. Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale…
  7. Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Sì, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto!
  8. Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile.
  9. La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).
  10. Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.
  11. Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare…
  12. Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
  13. Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet… Avevamo invece tanti AMICI.
  14. Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.
  15. Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma.
  16. Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psico-pedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno.
  17. Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità … e imparavamo a gestirli.
La grande domanda allora è questa:
Come abbiamo fatto a sopravvivere? E a crescere e diventare grandi? Se appartieni a questa generazione, condividi questo link con i tuoi conoscenti della tua stessa generazione…. e anche con gente più giovane perché sappiano come eravamo noi prima!

giovedì 6 febbraio 2014

Francamente me ne infischio


Appena uscito dal "tribunale" della Presidenza della Camera che ha istituito un maxiprocesso contro di noi, "esseri eversivi" colpevoli di volere il rispetto del regolamento della Camera, della Costituzione e rei di aver provato a difendere 4,5 miliardi di soldi nostri da un furto ad opera del Governo (soprattutto del PD) e delle banche private. Queste sono state le parole che ho pronunciato alla Boldrini:

Di Battista: Innanzitutto le esprimo la massima solidarietà per l'episodio spregevole che l'ha vista coinvolta ieri (il proiettile in busta). Spero che lei crederà all'assoluta sincerità di queste mie parole.

Boldrini: La ringrazio.

Di Battista: Per quel che concerne i fatti in questione, dopo averla ascoltata mentire al popolo italiano rispetto all'IMU…

Boldrini: Si attenga all'oggetto in questione.

Di Battista: Mi lasci concludere! Dopo aver assistito a un indecente e incostituzionale abuso della decretazione di urgenza, dopo aver visto un Questore della Camera picchiare una mia collega, dopo aver assistito ad una votazione dittatoriale in Commissione Affari Costituzionali, pur sforzandomi non riesco a intravedere alcuna autorità in questo pseudo tribunale che ci sta giudicando. Per cui fate quello che volete, francamente me ne infischio.

Boldrini: La ringrazio.

Di Battista: Arrivederci.





Link:

domenica 2 febbraio 2014

La questione Banca d’Italia, spiegata bene (via il Post)

Il decreto approvato mercoledì è davvero "un regalo alle banche", come dice il M5S?

31 gennaio 2014 

La sera di mercoledì 29 gennaio, dopo una movimentata giornata alla Camera – il giorno dell’ormai famosa “tagliola” o “ghigliottina” – il Parlamento ha convertito in legge un decreto che riguardava temi diversi: i principali erano la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia e l’abolizione della seconda rata dell’IMU.



La minoranza parlamentare, e in particolare il Movimento 5 Stelle, si è opposta molto duramente alle novità sulla Banca d’Italia. Secondo alcuni si tratta del regalo di un sacco di soldi per le banche private; secondo altri si apre alla possibilità che la Banca d’Italia venga comprata da qualche società straniera: come vedremo al momento non è possibile dire quanto e se ci guadagneranno le banche, mentre la seconda paura è del tutto ingiustificata. Secondo molti commentatori, comunque, la rivalutazione delle quote è stata in effetti quantomeno avventata, se non proprio sbagliata: compiuta solamente per trovare in fretta i soldi per abolire l’IMU e con possibili conseguenze difficili da gestire. Il blog noiseFromAmerika, curato da economisti italiani che vivono soprattutto negli Stati Uniti, l’ha definita “una porcata”. Per capire bene cosa è cambiato e quali sono le incognite, bisogna cercare di capire come funzionava fino a ieri la Banca d’Italia e cosa modifica il decreto.

Com’era ieriDell’ipotesi di rivalutare le quote della Banca d’Italia si è parlato con una certa insistenza a partire dai primi di novembre 2013, quando è cominciato a diventare pressante il problema di trovare i soldi per l’abolizione della seconda rata dell’IMU.

Alla base di tutto c’è il fatto che il capitale nominale della Banca d’Italia era fino a ieri di soli 156 mila euro: 300 milioni delle vecchie lire che furono versati nel 1936 dagli istituti di credito italiani, allora pubblici. Quegli istituti di credito sono oggi le banche private italiane e una sessantina di loro, insieme a qualche assicurazione e a INAIL e INPS, sono ancora oggi formalmente i proprietari della banca (l’elenco completo e la distribuzione delle quote è qui). A causa di una serie di acquisizioni e cessioni, oltre il 50 per cento delle quote è in mano ai grandi gruppi Intesa e Unicredit.

Nonostante la proprietà formale da parte di banche e assicurazioni – che periodicamente genera diverse teorie complottiste – più il 5,66 per cento ciascuno per INAIL e INPS, la Banca d’Italia è un istituto di diritto pubblico, in cui le banche private non hanno alcun controllo di gestione, che rimane interamente al Tesoro e al Parlamento. Non possono neppure vendere le proprie quote. Le banche private hanno, in concreto, solo qualche carica di controllo in organismi di vigilanza come il Consiglio superiore. Anche se la formazione storica delle banche centrali da parte di diverse banche private è comune ad altri paesi del mondo, la situazione è comunque anomala e nel 2005 si stabilì che, entro tre anni, le quote sarebbero dovute essere trasferite allo Stato (scadenza che poi, in concreto, venne ignorata).

La Banca d’Italia guadagna?Sì, la Banca d’Italia ogni anno ha dei guadagni, che in parte gira al Ministero del Tesoro e in parte accantona nelle riserve. Una delle fonti di guadagno – anche se non l’unica – è un aspetto tecnico dell’emissione della moneta che si chiama “signoraggio” ed è al centro di una delle più famose teorie del complotto mondiali. Anche se sarà difficile convincervi del contrario, il signoraggio non è alla base di tutti i mali del mondo, ma ugualmente porta dei soldi alle banche centrali (i meccanismi precisi del suo funzionamento sono un’altra storia, che trovate per esempio qui).

Per dare una cifra, la media dei trasferimenti di Bankitalia al Tesoro negli anni 2001-2011 – che comprende i proventi da signoraggio, ma anche molto altro – è stata di 370 milioni di euro l’anno, mentre cifre ancora superiori sono state accantonate. L’euro non ha modificato molto queste quantità, anche se c’è stata una riduzione.

Qualcuno potrebbe pensare – e c’è chi lo ha fatto – che, dato che la proprietà formale della Banca d’Italia è degli istituti privati, questi traggano da decenni grandi guadagni dal signoraggio e dalle altre attività economiche della banca centrale. Non è così, al momento, ed è un punto molto importante: secondo lo statuto della Banca d’Italia i guadagni sono ripartiti tra i proprietari fino a un massimo del 10 per cento circa del capitale nominale, che, lo ricordiamo, è di soli 156.000 euro. Ogni anno quindi la sessantina di banche che possiede la Banca d’Italia si deve spartire poche decine di migliaia di euro (15.600 euro nel 2006, per esempio). A questo si aggiunge un altro 4 per cento massimo, calcolato però sul totale delle riserve. Maggiori informazioni sui guadagni della Banca d’Italia e su come vengono distribuiti si trovano in questo post di Mario Seminerio.

Che cosa cambia con il decreto contestatoE veniamo al decreto convertito in legge dalla Camera nella famosa seduta della “tagliola”, mercoledì 29 gennaio. Si parlava almeno dal 2007 – governo Berlusconi, tra i più grandi sostenitori Renato Brunetta – di rivalutare le quote della Banca d’Italia. Secondo una stima della stessa Banca d’Italia, che ha fatto studi per diverso tempo su questa possibilità, il valore poteva essere alzato da 156 mila euro a 5-7 miliardi. Il decreto lo fissa a 7,5 miliardi di euro (nota a margine: Renato Brunetta è contrario, perché da tempo sostiene che il valore debba essere più alto).

Quei 7,5 miliardi di euro non dovranno essere versati concretamente alle banche, e per questo il Ministero dell’Economia ha potuto scrivere questa nota negando che sia stato un “regalo”: la sessantina di banche e assicurazioni se li scriveranno nel bilancio, ciascuna secondo la propria quota, e ci avranno guadagnato in solidità patrimoniale davanti alla Banca Centrale Europea. Un guadagno “astratto” che, in questo momento di crisi per il settore bancario, è comunque molto conveniente.

Perché fare tutto questo, e proprio ora? Nonostante l’operazione sia contabile, senza trasferimenti di liquidità o di altre attività alle banche, queste devono pagare tasse sulle cosiddette plusvalenze di questa operazione. Lo Stato ne riceverà quindi un gettito fiscale una tantum di oltre un miliardo di euro: e questi soldi serviranno a pagare parte della seconda rata IMU.

Tutto qui?Cambiano altre due cose di un certo rilievo. La prima è che le quote diventano trasferibili, cioè teoricamente comprabili e vendibili in base al valore stabilito dal mercato. Per questo motivo alcuni hanno sostenuto che sia possibile dare la proprietà della Banca d’Italia a enti stranieri. In realtà questa possibilità è esplicitamente esclusa dal decreto, che stabilisce la necessità per i proprietari della banca di avere “sede legale e amministrazione centrale in Italia”.

La seconda è che viene fissato un limite del 3 per cento per la partecipazione al capitale. Le banche o le assicurazioni che hanno più del tre per cento dovranno vendere la parte eccedente. Non è ancora del tutto chiaro come verrà venduta questa parte eccedente, ma il decreto stabilisce un periodo di tre anni in cui le quote potranno essere ricomprate dalla Banca d’Italia. Quanto care non si sa, perché la cifra dipenderà dai dividendi che la Banca d’Italia deciderà di pagare: in questa eventualità, che rimane un’eventualità, ci sarebbe un effettivo trasferimento di denaro dalla Banca d’Italia ai proprietari delle quote.

Il tetto massimo dei dividendi, che si ottengono dagli utili netti, è comunque stabilito al 6 per cento del valore del capitale. Dato che questo è diventato di 7,5 miliardi di euro, il massimo teorico che la Banca d’Italia pagherà in dividendi è 450 milioni di euro l’anno, ma anche in questo caso non è chiaro quanti soldi andranno concretamente, in futuro, a banche e azionisti privati.

Quali sono i problemiLe motivazioni che sono alla base del decreto sembrano in primo luogo legate a migliorare i bilanci delle banche italiane e a ricevere subito i soldi per abolire la seconda rata dell’IMU, senza tenere troppo in conto i problemi che potrebbero venire in futuro dall’operazione, per esempio per quanto riguarda i dividendi. Lo spiega un post di noiseFromAmerika:

Il provvedimento prende almeno tre piccioni con una fava: le banche si ricapitalizzano semplicemente con un tratto di penna; riceveranno trasferimenti monetari, almeno potenzialmente tramite maggiori dividendi oltretutto immediatamente liquidabili; per un anno il governo riceve in cambio un introito tramite la tassazione delle plusvalenze.

Foto: GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images



Via il POST

Bello verificare che la banca per cui lavoro possiede quote in banca d'Italia, come d'altronde sapevo.


Ossigeno per i bilanci disastrati delle banche e tre piccioni con una fava. Vero.


Il problema che sono stati mischiati due decreti diversi anche se collegati e si è impedito all'opposizione di fare l'opposizione.


L'opposizione del M5S non è fatta da una "minoranza becera" ma dal partito che alle ultime elezioni ha preso più voti.


That's all Folks