mercoledì 12 aprile 2023

Ancora articolo 4

Nino Ori su Ju29ro

Oggi la Procura Federale ha notificato alla Juventus la chiusura delle indagini per le cosiddette 'manovra stipendi, partnership e agenti'.
Nell'atto, il procuratore Chinè contesta tra l'altro al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (art. 4.1).
Chinè gioca il jolly, e contesta l'art.4, che (come abbiamo visto) finora ha permesso assoluta libertà nella determinazione della pena.
La Juventus ora ha due settimane di tempo per presentare le controdeduzioni.
La notizia vera è che hanno accorpato tutto in un unico procedimento, contrariamente alla distinzione tra manovra stipendi e partnership che molti ipotizzavano.
Nota della Società
Juventus Football Club S.p.A. comunica che la Procura Federale presso la F.I.G.C. ha notificato in data odierna a Juventus e ad alcuni suoi esponenti attuali e passati la Comunicazione di conclusione delle indagini relative alla c.d. “manovra stipendi della stagione sportiva 2019/2020”, alla c.d. “manovra stipendi della stagione sportiva 2020/2021”, ai rapporti tra la Società e taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” tra Juventus e altri club. La Procura Federale, anche in virtù di asserite violazioni contabili, ha ipotizzato la violazione dell’articolo 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva.
In virtù delle ragioni già illustrate, inter alia, nella Relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2022 e nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2022, la Società ritiene di aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali, nonché di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva. Per maggiori informazioni, si rinvia alle relazioni finanziarie citate, nonché ai comunicati stampa diffusi dalla Società in data 2 dicembre 2022 e 24 marzo 2023.
Si precisa che la Comunicazione trasmessa non costituisce esercizio dell’azione disciplinare da parte della Procura Federale; la Società potrà ora avere accesso agli atti e articolare le proprie difese nei termini previsti dal Codice di Giustizia Sportiva.




lunedì 10 aprile 2023

Regali di compleanno

giovedì 6 aprile 2023

Storie imbarazzanti in UEFA ...

Ju29ro su:
Alexander Dyukov

Ieri vi abbiamo presentato la storia del curriculum di Čeferin, oggi ripresa da molti altri.

Ma c'è un'altra storia non meno imbarazzante che riguarda la UEFA e che non dovrebbe interessare solo gli appassionati di sport.

A Lisbona, il Comitato Esecutivo è stato rinnovato solo in parte, perché alcuni membri hanno assunto la carica quadriennale nel 2021.
Tra questi, c'è il russo Aleksandr Dyukov, presidente della Federazione Russa, ma soprattutto alla guida di Gazprom NEFT, importantissima sussidiaria di Gazprom.
Il conflitto in Ucraina e le sanzioni alla Russia hanno cambiato molte cose, ma non per Dyukov che continua a mantenere la sua carica nell'esecutivo guidato da Čeferin.
Del resto, abbiamo capito che autonomia dello sport significa prima di tutto non avere remore nell'intrattenere relazioni che in ogni altro ambito sarebbero oggetto di censura.

Ma qui c'è parecchio di più, aspettate.
Nelle ultime settimane, ci sono stati forti polemiche per la decisione del CIO sulla partecipazione degli atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi. Decisione che non è stata ancora presa ma nel frattempo il CIO ha stabilito che gli atleti russi e bielorussi saranno riammessi alle competizioni internazionali e potranno gareggiare come neutrali senza essere rappresentati da alcun simbolo nazionale.
Con una postilla che non salva nemmeno le apparenze ma rappresenta il minimo necessario, cioè purché gli stessi non “sostengano attivamente la guerra in Ucraina” e non siano “sotto contratto” con l’esercito o le agenzie di sicurezza dei due Paesi.

Bene, due mesi fa, un gran numero di media in tutto il mondo ha riferito di come il primo ministro russo Mikhail Mišustin, a nome del governo russo e del capo di stato Vladimir Putin, abbia dato a Gazprom NEFT un ordine scritto per trovare fondi per creare un nuovo esercito privato, per sostituire o affiancare il famigerato gruppo Wagner, entrato in rotta di collisione con il Cremlino.

Dyukov quindi da un lato si occupa di finanziare un esercito privato per la guerra in Ucraina, dall'altro siede nel comitato esecutivo UEFA e prende decisioni sul futuro del calcio europeo, comprese quelle sulla sua federazione e su quella bielorussa, che ancora partecipa alle competizioni UEFA.

Ed ecco ancora meglio chiarito il concetto di autonomia dello sport: la libertà di intrattenere relazioni con davvero chiunque.
Parrebbero non esistere migliori amici per i dittatori di tutto il mondo delle istituzioni calcistiche.
E chissà se dovremmo aspettare buone nuove dalla Corte di Giustizia Europea in Lussemburgo o da quella che ha sede a L'Aia.

Ju29ro su Facebook

mercoledì 5 aprile 2023

NATO IERI, STORIA DI UN BUROCRATE MISTERIOSO

Ju29ro su Čeferin

Come sapete, Aleksander Čeferin è stato appena rieletto in modo quasi plebiscitario alla guida della Uefa, posizione dalla quale un giorno sì e l’altro pure ama lanciare strali avvelenati contro 3 importanti club europei “a caso”, rei a suo dire di immoralità e politiche antisportive.Pochi però in Europa conoscono alcuni discutibili “dettagli” della sua fulminea carriera che fanno dubitare della legittimità del pulpito su cui ama porsi nonché della sua idoneità ad occupare una carica così delicata a livello internazionale. Secondo un’inchiesta della testata slovena Prava, infatti, la carriera di Čeferin alla guida della NZS, e cioè la federcalcio slovena, sarebbe iniziata nel 2011 con un curriculum fasullo. Infatti, uno dei requisiti minimi per diventare presidente della NZS è quello di aver ricoperto per almeno 5 anni il ruolo di membro del consiglio di amministrazione di un club calcistico nazionale, e nel suo caso i siti di Uefa e NZS riportano l’informazione secondo cui Čeferin lo sarebbe stato, dal 2006 al 2011, della NK Olimpija Lubljana. Peccato che secondo l’inchiesta di Prava, la realtà sarebbe molto diversa: invece di 5 anni, infatti, lo sarebbe stato solo per 6 mesi, e per il resto in quel periodo si sarebbe limitato a giocare a calcio in una squadra “di avvocati” (amatoriale?). L’articolo di Prava, che citiamo qui, riporta i documenti che proverebbero che in effetti Čeferin avrebbe “allungato” di quattro anni e mezzo la sua effettiva esperienza nel club sloveno. Quindi, ancora: se tutto ciò è vero, come può Čeferin dare giudizi sprezzanti sulle inchieste che riguardano Juve e Barça, e soprattutto: è adatto a guidare l’Uefa? Čeferin si considera l'unico vero interprete della volontà popolare nel calcio, ma siamo sicuri che un oscuro burocrate che nel calcio avrebbe avuto una fugacissima esperienza sia adatto al ruolo che occupa? Un politico prestato al calcio, che non ha fatto nessuna gavetta prima di essere proiettato alla dirigenza dell'UEFA? Che ne sa di calcio, ancor prima che di popolo, uno che nel calcio vero ci è stato per sei mesi e a livelli non certo di eccellenza? Sono tutte questioni che riguardano la sua credibilità. Domande che si pongono nella sua Slovenia e che forse dovrebbero porsi tutti in Europa.

sabato 1 aprile 2023

Lasciatemi andare...


Quando sarò andato, allora lasciatemi andare.
Lasciatemi andare via,
ho così tante cose da fare e da vedere.
Non piangete quando pensate a me,
siate grati per gli anni bellissimi
che vi ho dato con la mia presenza.
E potete solo immaginare quanta felicità
voi avete donato a me.
Vi ringrazio per l’amore che voi mi avete dimostrato.
Ora è arrivato il momento di viaggiare da soli.
Soffrirete per qualche tempo.
La speranza vi rafforzerà e vi porterà conforto.
Saremo separati per un po’.
Lasciate che i bei ricordi alleviano il vostro dolore.
Io non sono lontano e la vita va avanti.
E se ne avete bisogno, chiamatemi pure e io verrò.
Anche se non mi vedete e non mi potete toccare,
io ci sarò.
E se ascoltate nei vostri cuori ,
sentirete chiaramente la dolcezza dell’amore
che vi porterò.
E quando per voi arriva il momento di andare,
Sarò lì per voi per darvi il benvenuto.
Non andate alla mia tomba per piangere,
io non ci sono, non dormo.
Sono mille venti che soffiano,
Io sono lo scintillio dei cristalli di neve
Io sono l’oro scintillante dei campi di grano,
Sono le dolci piogge autunnali,
Io sono il risveglio degli uccelli nella tranquillità del mattino,
Io sono la stella che brilla di notte.
Non andate alla mia tomba per piangere.
Io non ci sono .
Io non sono morto.

(Preghiera indiana)