mercoledì 5 aprile 2023

NATO IERI, STORIA DI UN BUROCRATE MISTERIOSO

Ju29ro su Čeferin

Come sapete, Aleksander Čeferin è stato appena rieletto in modo quasi plebiscitario alla guida della Uefa, posizione dalla quale un giorno sì e l’altro pure ama lanciare strali avvelenati contro 3 importanti club europei “a caso”, rei a suo dire di immoralità e politiche antisportive.Pochi però in Europa conoscono alcuni discutibili “dettagli” della sua fulminea carriera che fanno dubitare della legittimità del pulpito su cui ama porsi nonché della sua idoneità ad occupare una carica così delicata a livello internazionale. Secondo un’inchiesta della testata slovena Prava, infatti, la carriera di Čeferin alla guida della NZS, e cioè la federcalcio slovena, sarebbe iniziata nel 2011 con un curriculum fasullo. Infatti, uno dei requisiti minimi per diventare presidente della NZS è quello di aver ricoperto per almeno 5 anni il ruolo di membro del consiglio di amministrazione di un club calcistico nazionale, e nel suo caso i siti di Uefa e NZS riportano l’informazione secondo cui Čeferin lo sarebbe stato, dal 2006 al 2011, della NK Olimpija Lubljana. Peccato che secondo l’inchiesta di Prava, la realtà sarebbe molto diversa: invece di 5 anni, infatti, lo sarebbe stato solo per 6 mesi, e per il resto in quel periodo si sarebbe limitato a giocare a calcio in una squadra “di avvocati” (amatoriale?). L’articolo di Prava, che citiamo qui, riporta i documenti che proverebbero che in effetti Čeferin avrebbe “allungato” di quattro anni e mezzo la sua effettiva esperienza nel club sloveno. Quindi, ancora: se tutto ciò è vero, come può Čeferin dare giudizi sprezzanti sulle inchieste che riguardano Juve e Barça, e soprattutto: è adatto a guidare l’Uefa? Čeferin si considera l'unico vero interprete della volontà popolare nel calcio, ma siamo sicuri che un oscuro burocrate che nel calcio avrebbe avuto una fugacissima esperienza sia adatto al ruolo che occupa? Un politico prestato al calcio, che non ha fatto nessuna gavetta prima di essere proiettato alla dirigenza dell'UEFA? Che ne sa di calcio, ancor prima che di popolo, uno che nel calcio vero ci è stato per sei mesi e a livelli non certo di eccellenza? Sono tutte questioni che riguardano la sua credibilità. Domande che si pongono nella sua Slovenia e che forse dovrebbero porsi tutti in Europa.

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