mercoledì 29 gennaio 2014

Ghigliottina


La ghigliottina è una macchina per la decapitazione di persone condannate alla pena capitale. Fu usata soprattutto in Francia, in Svizzera, in Italia, in Belgio e in Germania.

Nella versione utilizzata in Francia, l'apparecchio era formato da una base sulla quale erano fissati due montanti verticali di circa 4 metri di lunghezza, distanziati fra loro di circa 37 cm, sormontati da una barra trasversale che li univa tra loro sulla quale era montata una puleggia.

Tra i due montanti scorreva una lama di acciaio di forma di trapezio, montata in modo che il filo della lama si trovasse sul lato obliquo e rivolto verso il basso. Sopra la lama era apposto un peso metallico, talché l'insieme di lama e peso aveva una massa di circa 40 kg. La lama aveva un angolo di 45° rispetto all'asse orizzontale: molto più inclinata quindi di quanto appaia normalmente nell'iconografia popolare.




ROMA - Qualcuno l'ha chiamata, sbagliando, "tagliola". Ma il provvedimento che la Boldrini (ha preso) potrebbe prendere per fermare l'ostruzionismo del Movimento 5 stelle sul decreto Imu-Bankitalia si chiama in realtà "ghigliottina" e nel regolamento della Camera in realtà non esiste.

Questo istituto, al contrario di quanto accade al Senato dove è nel regolamento, discende da una interpretazione della presidenza della Camera della XIII legislatura, riconfermata nelle legislature successive.

La ghigliottina serve ad assicurare il diritto della maggioranza di deliberare in ordine al procedimento di conversione di un decreto-legge. La presidenza, fin dalla XIII legislatura, ha quindi costantemente affermato come rientri nella sua responsabilità assicurare la deliberazione della camera sui decreti-legge nei termini costituzionali ricorrendo, se necessario, allo strumento della 'ghigliottina'.

Luciano Violante, presidente della Camera nella XIII legislatura, spiegava come non fosse "accettabile in nessun sistema politico democratico che sia una minoranza a deliberare e non una maggioranza".

La 'ghigliottina', invece, al senato esiste. Ed è normata dagli art. 78 Comma 5 e art. 55 Comma 5 del regolamento. A Palazzo Madama si è stabilita l'applicazione della 'ghigliottina' al trentesimo giorno dal deferimento, ove il disegno di legge sia stato presentato al Senato o entro sessanta giorni complessivi se trasmesso dalla Camera. Alla scadenza il presidente può porre in votazione la conversione in legge del decreto con l'automatica decadenza di tutti gli emendamenti non esaminati, salvo, in casi determinati, porre in votazione gli emendamenti accolti dalla commissione competente per l'esame in sede referente.

Fino a oggi, però, la 'ghigliottina' non era mai calata sull'aula.



GIORNATA "NERA" PER IL PARLAMENTO E PER LA DEMOCRAZIA
La notizia

Non voglio entrare nel merito del provvedimento votato (forse un po' di respiro alla banche, che in fondo devono tutelare il risparmio, ci può  anche stare, ora poi che si rincorrono voci di attivazione del fondo interbancario di garanzia per la Tercas che in realtà non esiste veramente e che verrà finanziato da tutto il sistema con altre poste pesanti da mettere al passivo), ma se in settant'anni di storia parlamentare lo strumento usato oggi dalla Presidente della Camera (tra l'altro Camera eletta con un sistema elettorale dichiarato anticostituzionale e quindi illegittimo) per bloccare le opposizioni non era mai stato usato un motivo profondo ci deve essere.
Forse, ora, in parlamento c'è una vera "opposizione" come non c'era mai stata. E bloccarla così mi fa sempre di più credere che in Italia sia davvero in atto un "golpe" dolce...
Spero proprio che alle prossime elezioni questa lordura venga spazzata via, con il porcellum rettificato dalla consulta, con l'italicum o con qualsiasi altra legge...fino a che punto continueremo a farci prendere per il culo?
Abbiamo proprio bisogno di aria nuova...e non vorrei mai che alla fine la "ghigliottina" la usi il popolo...per davvero!

Nessun commento:

Posta un commento