sabato 3 dicembre 2022

Pos e contanti: la corte dei conti picchia duro, per non parlare del resto...


LEGGE DI BILANCIO 2023, CORTE CONTI: MANOVRA DI AMPIA PORTATA. COPERTURE EFFICACI MA POCO EFFICIENTI. DECISIVE LE SCELTE DEI PROSSIMI MESI SU FISCO, PREVIDENZA, ASSISTENZA E P.A.



PUNTO 8

Notevoli implicazioni di carattere tributario presenta anche l’art. 69 relativo ai mezzi di pagamento.

Una riduzione dell’uso del denaro contante, il cui trasferimento – per definizione – non è tracciabile, potenzia l’azione di controllo e, ancora prima, rende le attività criminose più difficili da compiere. Di converso la diffusione dei pagamenti elettronici, oltre a garantire la libertà di scelta dei consumatori, costituisce un presupposto fondamentale per semplificare gli adempimenti fiscali e amministrativi, nonché concorre all’emersione delle basi imponibili segnatamente in quei settori rivolti al consumatore finale ove più diffusi sono i fenomeni evasivi.

In un’ottica di lungo periodo la diffusione dei pagamenti elettronici potrebbe consentire di sviluppare – da parte dell’amministrazione finanziaria e anche di altre pubbliche amministrazioni – servizi in grado di ridurre drasticamente gli adempimenti di cittadini e imprese.

Da ultimo va segnalato come l’innalzamento del tetto dei pagamenti e, in particolare, la non sanzionabilità dei rifiuti ad accettare pagamenti elettronici di un determinato importo possano risultare non coerenti con l’obiettivo di contrasto all’evasione fiscale previsto nel PNRR e, segnatamente, con la riforma 1.12 del PNRR (“Riforma dell’Amministrazione fiscale”), nell’ambito della quale la Missione 1 prevede specifiche misure volte, a “contrastare l’evasione fiscale”.  

LA NOTIZIA DATA DA RAINEWS

IL CORRIERE DELLA SERA

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