Cinque semplici regole (e tre aforismi geniali) per sopravvivere ad una discussione on line.
1) Leggiamo più volte il post, il commento o la replica altrui. Una discussione non è una gara di velocità. L’impressione peggiore che possiamo dare alle persone con cui stiamo discutendo è che mentre parlano non ascoltiamo una parola, aspettiamo soltanto che arrivi il nostro turno per controbattere.
3) Teniamo sempre presente con chi stiamo parlando. Se proviamo a spiegare a Carlo Cracco come si cucina un uovo, diamo idea di non essere troppo consapevoli di noi stessi – e non è mai una bella immagine.
4) Limitiamo il numero dei commenti. Non tutti sono interessati alle nostre esternazioni. Ma molti potrebbero esserne seccati. Se proprio vogliamo dialogare seriamente con un altro utente, possiamo abbandonare la discussione pubblica e continuare in privato – con un messaggio diretto solo a quella persona o, meglio ancora, davanti ad una buona birra.
5) Cerchiamo di evitare le querele. Sembrerà strano, ma in questo Paese esistono leggi a tutela della dignità e della reputazione degli esseri umani. Solo un esempio: la norma che incrimina il reato di di diffamazione, che, ovviamente, può essere commesso “a mezzo internet”.
Detto questo, vi segnalo tre aforismi. Scegliete quello che vi piace di più, scrivetelo su un post-it ed attaccatelo allo schermo del vostro computer:
Il primo è un motto zen che ci invita a “non discutete mai con un cretino, la gente potrebbe non capire la differenza”.
Il secondo insegna che non dobbiamo “mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza”.
Il terzo, il mio preferito, recita: “non c’è niente di meglio che ascoltare uno sciocco quando tace”.
Ovviamente, il modo migliore per far tacere uno sciocco consiste nel non rivolgergli la parola.
23.12.2022
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