di Franco Vanni
La situazione societaria dell'Inter
Lo scioglimento dello Jiangsu è conseguenza della profonda crisi di liquidità del gruppo Suning, che non riesce più a provvedere alla gestione ordinaria di molti suoi business laterali. "Chiuderemo e ridurremo le nostre attività irrilevanti", aveva detto nei giorni scorsi il numero uno di Suning, Zhang Jindong. Ora si vedono le conseguenze del nuovo approccio. A pesare c'è anche la direttiva del governo cinese sul calcio professionistico domestico, che in questi anni non si è dimostrato redditizio e non ha saputo generare il coinvolgimento di pubblico atteso. Tutta la Super League soffre il drastico calo di ricavi nell'ultimo anno e le restrizioni del governo. La società che controlla i Tianjin Tigers, la Tianjin Teda, ha comunicato l'intenzione di interrompere gli investimenti nel club, secondo quanto riportato dai media locali.
Per quanto riguarda l'Inter, capolista in Serie A e oggi impegnata a San Siro contro il Genoa, fonti vicine a Suning precisano che non rientrerebbe fra le "attività irrilevanti": il riferimento di Zhang sarebbe stato infatti al solo ambito cinese. Relativamente al club nerazzurro, Suning è in cerca di finanziatori. Due le ipotesi: un prestito fra i 150/200 milioni per arrivare a fine anno, oppure la cessione del club a un fondo.
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