Sarà che spira aria di crisi di governo, ma è un fatto che tra il 23 e il 24 dicembre molti politici sono andati a trovare Denis Verdini, 69 anni, fiorentino, recluso nel carcere di Rebibbia dal 3 novembre, dopo la condanna a sei anni e sei mesi per la bancarotta del Credito cooperativo fiorentino. Una processione bipartisan, che va da Matteo Salvini a Matteo Renzi e Luca Lotti, passando per diversi esponenti del centrodestra.
di Luca Serranò
Se, di fatto, la visita di Salvini appare piuttosto scontata, dal momento che il leader leghista è fidanzato da due anni con la figlia di Verdini, Francesca, meno ovvia invece è quella del leader di Italia viva. Che forse ha sentito il bisogno di consultarsi con il banchiere ed ex senatore proprio nei giorni in cui teneva il premier Conte con le spalle al muro sul Recovery fund minacciando la crisi. Singolare anche la visita di Luca Lotti: il deputato renziano, già ministro dello Sport, ma rimasto nel Pd (a suo tempo motivò la sua scelta di non trasferirsi nel partito di Renzi perché "il frazionismo mina la credibilità in politica") è tra i personaggi coinvolti nel caso Consip, assieme a Tiziano Renzi (padre di Matteo) e lo stesso Verdini.
A portare un saluto a Verdini, che nel frattempo si è fatto crescere una lunga barba bianca, anche molti ex compagni di centrodestra come Ignazio Larussa, Daniela Santanché, Maurizio Lupi e Renata Polverini. Ma anche il re delle cliniche romane e forzista Antonio Angelucci.
Come accennato la condanna per Verdini per la bancarotta dell'ex Credito cooperativo fiorentino è diventata definitiva il 3 novembre. I giudici della Quinta sezione penale della Cassazione, presieduta da Paolo Antonio Bruno, hanno confermato la condanna a più di sei anni inflitta in Appello, ad eccezione di quattro mesi caduti per prescrizione. I supremi giudici non hanno accolto quindi la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione che aveva chiesto per Verdini un nuovo processo d'Appello in relazione ad alcuni capi di imputazione.
C'era un contadino che coltivava mais di ottima qualità.
Ogni anno vinceva il premio per il miglior mais prodotto.
Un anno un giornalista lo intervistò e apprese qualcosa di interessante su come lo coltivava: il contadino condivideva i semi del suo mais con i suoi vicini.
- "Come puoi permetterti di condividere i tuoi semi di mais migliori con i tuoi vicini, quando ogni anno entrano in competizione con il tuo mais?"_ chiese il giornalista.
- "Perché, signore"_ disse il contadino _"non lo sa? Il vento raccoglie il polline dal mais in maturazione e lo fa roteare da un campo all'altro. Se i miei vicini coltivano mais inferiore, l'impollinazione incrociata degraderà costantemente la qualità del mio mais. Se voglio ottenere del buon mais, devo aiutare i miei vicini a coltivare del buon mais."
Così è con le nostre vite.
Chi vuole vivere bene e in modo significativo deve contribuire ad arricchire la vita degli altri, perché il valore di una vita si misura in base alle vite che tocca.
E chi sceglie di essere felice deve aiutare gli altri a trovare la felicità, perché il benessere di ciascuno è legato al benessere di tutti.
Chiamatelo potere della collettività. Chiamatelo principio di successo. Chiamatelo legge della vita.
Il fatto è che nessuno di noi vince veramente, finché non vinciamo tutti!
Sl’è nota us’ farà dè. Se è notte, si farà giorno.
In questi tempi duri un messaggio che incoraggia a vedere la luce.
Prendiamo il messaggio che i nostri vecchi, cioè le nostre radici, cioè la nostra terra, ci hanno trasmesso anche in tempi di rovina e distruzione: provare a tenere duro è un modo per provare a uscirne insieme.
Un messaggio di fratellanza e solidarietà in questo tempo sospeso.
Un messaggio con il violino di Federico Mecozzi che reinterpreta le note di Beethoven, che scrisse questa musica quando ormai era completamente sordo. E questo, invece di abbatterlo, lo spinse a scrivere una musica, diventata l’inno d’Europa, che trasmette forza, speranza e umanità.
– “Sono stato per dieci anni al numero uno della ‘Lista delle persone prossime a morire’. Insomma, ero molto dispiaciuto quando ne sono uscito“;
– “Le voci sulla mia presunta sobrietà sono ampiamente sopravvalutate“;
– “L’unico modo in cui qualcuno dovrebbe lasciare i Rolling Stones è in una bara“;
– “Cosa sarei diventato senza il rock’n’roll? Uno sfaccendato, ma di gran classe“.
Sai che…
– Nel 2003 Keith Richards è stato piazzato al quarto posto nella lista dei migliori chitarristi di sempre per Rolling Stone.
– L’artista ha dichiarato alcuni anni fa di aver sniffato suo padre: “La cosa più strana che mi è capitato di sniffare? Mio padre. Fu cremato, e non resistetti all’idea di polverizzarlo insieme a un po’ di cocaina. A mio padre non sarebbe importato granché, a lui non fregava mai un cazzo. Andò giù piuttosto bene, e sono ancora vivo“.
– Da giovanissimo il chitarrista è stato un grande appassionato di blues. Il suo idolo era Chuck Berry, ma grazie a Brian Jones conobbe Robert Johnson che lo influenzò enormemente nel suo stile musicale. Auguri, Keith.
maky's cookbook: Rollata con le uova: Cosa preparare 800 gr di fesa di vitellone in una sola fetta - 6 uova sode - 100 gr di prosciutto crudo a fette - 200 gr di salsiccia -...
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Tunnel Of Love rappresenta un caposaldo assoluto della straordinaria discografia dei Dire Straits. Attraverso una forma impegnata di composizione, i brani della Rock Band britannica hanno stravolto i paradigmi concettuali con cui, gli artisti, davano vita alla loro opera. Mark Knopfler, in questo senso, è un visionario a tutti gli effetti, il cui pensiero risulta, sostanzialmente, inoppugnabile. Per il leggendario chitarrista dei Dire Straits, infatti, comporre significa farsi ispirare dai fatti della vita; di conseguenza, secondo lui, un musicista deve vivere a pieno ogni opportunità che gli si palesa innanzi, alla ricerca della straordinarietà insita nelle piccole cose.
In questo senso, la meravigliosa Tunnel Of Love è la prova regina dello stile compositivo, a dir poco riuscito, di Mark Knopfler. Il brano, che viene introdotto attraverso un ri-arrangiamento del tema principale di The CarouselWaltz, tratto dal musical Carousel del 1945, ad opera di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein, apparve per la prima volta nell’album Making Movies, risalente al 1980. Tunnel Of Love venne registrata ai Power Station Studios di New York e rilasciata come singolo nell’ottobre del 1981; a dispetto della notevole durata di oltre otto minuti.
IL SIGNIFICATO DI TUNNEL OF LOVE, IL GRANDE CLASSICO DEI DIRE STRAITS
Il significato di Tunnel Of Love è dei più profondi. La vena creativa di Mark Knopfler rende il testo della canzone, una vera e propria poesia; un’ode alla giovinezza meravigliosamente orchestrata attraverso le atmosfere sofisticate tessute dall’intreccio di melodie straordinarie site nel brano. In Tunnel Of Love, Mark Knopfler ripercorre i luoghi che hanno fatto da sfondo ad alcuni dei momenti più significativi della sua gioventù. Il chitarrista oscilla tra New York, Rockaway Beach e Whiltey Bay, in Inghilterra.
Knopfler parla di Cullercoats, di una spiaggia in cui era libero di correre e del Luna Park che, nel brano, si intinge di magia, mettendosi al servizio di una storia d’amore estremamente romantica quanto affascinante. Spanish City, è questo il nome del parco dei divertimenti caro al chitarrista, era un posto esotico che Knopfler ricorda con dolcissima nostalgia. Nel brano, si parla anche di Town Moor, nei pressi di Newcastle e della fiera di cui attendeva, ogni anno, l’arrivo con gioia e trepidazione.
Il brano vede come protagonista un uomo, giovane e spavaldo, che vive la sua vita come se fosse, costantemente, lanciato a bordo di una giostra spericolata. Un giorno, però, qualcosa cambia. Il protagonista trova l’amore proprio a Spanish City. Un amore aulico quanto passionale. La figura della donna che interagisce con il protagonista, stravolgendo la sua esistenza non può che sciogliere l’ascoltatore; trascinandolo in un tripudio di romanticismo dolce quanto adrenalinico e, soprattutto, mai stucchevole. Alla fine della giornata, il protagonista lascia andare la ragazza, simbolo di libertà e giovinezza, nella speranza di rincontrarla, nonostante qualcosa l’avesse frenato dal trattenerla. La commistione di profumi, sapori e atmosfere tessute da Tunnel Of Lovecolpisce con forza l’ascoltatore, affermandosi come indiscussa pietra miliare del Rock classico.
LA STRUTTURA AVANGUARDISTICA DEL BRANO
La struttura del brano tende a contribuire in maniera particolarmente ampia all’immedesimazione totale dell’ascoltatore nel climax generale tessuto dal testo. I Dire Straits suonano un uptempoaggressivo e particolarmente tendente al Rock nella prima sezione di Tunnel Of Love.
La seconda parte della canzone, invece, si compone interamente di un crescendostrumentale straordinario; che avvicina l’ascoltatore alla conclusione, in cui, la chitarra di Mark Knopfler sembra esplodere in una melodia madida d’emozione, attraverso uno degli assoli più memorabili nella storia della musica moderna.
Il solo, dall’elevatissima caratura tecnica ed emozionale, dura oltre due minuti. Tunnel Of Love, però, è stato un cavallo di battaglia dei Dire Straits dal vivo, in cui, il formidabile chitarrista, tendeva a dilatare il solo fino a oltre cinque minuti.