- 109 anni di trionfi e gioia, 1 anno di umiltà che vi renderà immortali. Grazie a tutti! (messaggio della Curva Nord pubblicato allo Stadio Olimpico di Torino il 12 maggio 2007 prima della gara Juventus FC 3-1 Bologna FC 1909)
- Alla Juventus vincere non è importante. È l'unica cosa che conta. (Giampiero Boniperti)
- Buscetta ha detto di essere ossessivamente un tifoso della Juventus? Se lo incontrate ditegli che è la sola cosa di cui non potrà pentirsi. (Gianni Agnelli)
- Cara Signora, mi tolgo il cappello
il suo nome è una stella nella curva del cielo
il suo nome rimbomba della terra alla luna.
Mi vesto a festa, lancio i coriandoli
il suo nome è un nome
che si legge anche Torino.
Il suo nome è una montagna
di tanti scudetti,
agli altri la manfrina, una lacrima, un peto.
Il suo nome è il migliore, il suo nome è il più forte.
Tu dici: sono gob. E gli altri: sono morto.
Il suo nome si allunga,
si contorce in un lamento
ma resta l'idea in tutte le genti.
Si restringe, si allunga, fa eco rotondo
che perda che vinca tra i primi del mondo.
Juventus, gridano,
o Goba o Madama,
sei forte, sei cattiva, fai girare le scatole.
Ma un'altra non c'è
e nessuno è stanco
di soffrire e cantare il tuo nero e il tuo bianco.
(Giovanni Arpino) - C'erano Causio, Haller, Bettega. La velocità insieme alla fantasia, la classe mescolata al dinamismo. Dopo arrivò gente come Benetti e Boninsegna, che aumentò forza fisica ed esperienza del gruppo. Ma quella prima Juve mi è rimasta nel cuore. (Dino Zoff)
- Chi indossa la nostra divisa, le rimarrà fedele malgrado tutto e la terrà come prezioso ricordo. (dalle dichiarazioni di Eugenio Canfari, uno dei fondatori della Juventus Football Club, quando assunse la presidenza della società torinese nel 1898)[1]
- Con la Juventus ho imparato a vincere. Non so come è successo, è qualcosa che si respira nell'aria dello spogliatoio, sono concetti che vengono tramandati da giocatore in giocatore, è il sentimento che ti trasmettono milioni di tifosi e non c'è club nel mondo che ti faccia lo stesso effetto. (Edgar Davids)
- Con la maglia bianconera ho vissuto i momenti più belli della mia carriera: due scudetti, una Coppa dei Campioni (in una serata tristissima), una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale in cinque stagioni. Sono successi che un calciatore può raggiungere solo se gioca in una grandissima squadra. Ma non è soltanto per i trofei conquistati che sono orgoglioso di aver coronato la mia carriera giocando nella Juventus: è anche la consapevolezza di appartenere, per tutta la vita, ad uno dei pochi miti dello sport.
Per me Juventus vuoI dire storia del calcio. Una storia fatta da squadre indimenticabili e da giocatori che con il loro agonismo e la loro genialità hanno scritto alcune delle pagine più belle ed importanti nel libro del calcio mondiale. Juventus vuoi dire cultura e stile che distinguono i dirigenti, gli allenatori ed i giocatori juventini. Infine Juventus vuoi dire passione e amore: la passione che unisce i milioni di tifosi in tutta Italia, in tutto il mondo; l'amore per la maglia bianconera che esplode nei momenti di trionfo e non diminuisce in periodi meno felici. (Michel Platini) - [Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)
- E con la maglia bianconera realizzai finalmente i miei sogni, una soddisfazione che non è possibile esprimere a parole. D'altronde, degli scudetti vinti con la Juve e della mia stupenda esperienza in azzurro saprai già tutto, spero solo che tutto questo possa continuare a lungo. Perché Tardelli, che qualche anno fa giocava a fianco di Palla nel Pisa e non era nessuno, oggi gioca con Antognoni in Nazionale e, stando almeno a Bearzot, è uno dei migliori undici atleti d'Italia. Se torno indietro col pensiero, quasi non ci credo. (Marco Tardelli)
- È grazie al mio tifo per la Juventus che sono diventato famoso. (Edrissa Sanneh)
- È sempre un'emozione quando mi chiedono di parlare della Juventus.
Perché significa non solo ripensare ai tanti successi sportivi, ma è ripercorrere un viaggio nella memoria, sul filo di tanti ricordi personali e della mia famiglia che si intrecciano da 75 anni con la storia di questa squadra di calcio.
La società bianconera ha un modo particolare di leggere la storia: una storia di cambiamenti radicali e profondi, che investono la città in cui nasce e vive la Juventus, Torino, i suoi abitanti e milioni di tifosi in Italia e nel mondo, storia di costume e di abitudini. E poi di emozioni.
Perché, la Juventus è stata, è e sarà sempre una squadra di calcio. Ed è un piacere immenso ricordare che tutto "il meglio" del calcio è passato dalla Juve, rivedere le tante partite "storiche" per rivivere, così, l'emozione di quegli attimi. (Umberto Agnelli) - È tanto naturale il dispetto, che è una forma di ammirazione mascherata e irosa, per il primato di una squadra che sempre sa vincere, che nell'elogio della Juventus c'è spesso una nota di rammarico. (La Gazzetta dello Sport del 1933).
- Forse, se fossi finito alla Juventus avrei avuto una carriera più lunga, tranquilla e vincente. Non rimpiango nulla, ma per quel club ho sempre avuto ammirazione e rispetto. (Diego Maradona)
- Giocare nella Juventus significa non accontentarsi mai. Vinto lo scudetto? Bene, c'è la Champions. Vinta la Champions? Bene, c'è l'Intercontinentale. Vinta l'Intercontinentale? Bene, c'è da rivincere lo scudetto. C'è sempre poco tempo per festeggiare. (Marcello Lippi)
- Ho giocato nel Nancy perché è la squadra della mia città, nel Saint-Étienne perché è la squadra più forte di Francia, e nella Juventus perché è la squadra più forte del mondo. (Michel Platini)
- In 108 anni di vita la Juventus ha centrato vittorie importanti, momenti emozionanti, ha regalato moltissime gioie e qualche dolore, ma ha sempre fatto sentire i suoi tifosi al centro del mondo così come i suoi campioni: Boniperti, Sivori, Charles, Bettega, Rossi, Platini, Baggio, Vialli, Del Piero, Zidane, Trézéguet, Nedvěd e Ibrahimović... sono solo alcuni dei campioni che hanno fatto sognare l'immaginario collettivo del popolo bianconero.
È grazie al lavoro di tecnici straordinari come Carniglia, Trapattoni, Lippi, Capello... la bacheca juventina può essere considerata giustamente tra le più ricche e prestigiose d'Europa. E dietro 100 anni di successi bianconeri c'è un marchio di fabbrica che non tradisce mai, quello della famiglia Agnelli, da sempre garanzia di qualità e continuità![2] - Io sono juventino, lo sanno tutti. (Pierangelo Bertoli)
- JUVE, JUVE La Vecchia Signora, la Madama, la Signora Omicidi, Juve primo amore, la Fidanzata d'Italia, l'ambasciatrice d'Italia, il miglior «sponsor» per Torino e l'entità piemontese: sono soltanto i più noti nomignoli e definizioni che hanno etichettato il Football Club Juventus, una realtà sportiva, sociale e umana di ormai quasi centenaria storia, una «identità» di stile e di opere che non trova riscontri nella Penisola. (Giovanni Arpino)
- L'anima juventina è un complesso modo di sentire, un impasto di sentimenti, di educazione, di bohemien, di allegria e di affetto, di fede alla nostra volontà di esistere e continuamente migliorare. (Enrico Canfari)
- La Juve è la Juve, deve stare sempre in alto. (Fabio Capello)
- La Juve è la Juve. Insieme all'Inter è l'avversario di sempre. Abbiamo avuto anche il Napoli alla fine degli anni Ottanta, poi un po' le romane, però alla fine la lotta si è sempre fatta soprattutto con la Juventus per quanto riguarda i campionati, e con l'Inter per la rivalità storica della città. Quindi, la Juve rimane sempre la Juve. Più si va avanti con la carriera e più speri di giocare questo tipo di partite. Sono queste le partite che danno qualcosina in più, non devi andare a cercare nel fondo del barile le emozioni, perché escono naturalmente.
[...] È una società ambiziosa per tutto quello che ha vinto, per la storia, per il passato e credo anche per quello che potrà essere il futuro... (Paolo Maldini) - La Juve è qualcosa di più di una squadra, non so dire cosa, ma sono orgoglioso di farne parte. (Gaetano Scirea)
- La Juve è sempre la Juve, ci sono squadre che hanno la vittoria nel DNA e la Juventus è tra queste. (Emilio Butragueño)
- La Juve è storia, tradizione, è un pezzo del paese, è un'immagine dell'Italia nel mondo. Ciò comporta una grande responsabilità, perché ogni giorno devi rispettare il nome che porti. Ma la Juve è di più: è un valore ideale e morale, è quello stile che deve tantissimo alla classe degli Agnelli. Molto del consenso intorno a noi è il risultato dei successi nazionali e mondiali, nei quali inserisco anche i giocatori dati alla nazionale. Dalla nascita sulla panchina di Corso Re Umberto, la Juve è stata al centro della vita sociale, civile e culturale del Novecento. È interclassista: aristocrazia sabauda e immigrati che negli anni '60 arrivavano a Torino. È bipartisan: i comunisti e i monarchici. (Vittorio Caissotti di Chiusano)
- La Juve è una donna, un'amante che torna all'innamorato dopo l'adulterio di una sconfitta. (Jean Cau)
- La Juve è una fede che continua a essermi appiccicata addosso. Sono da compatire quelli che tifano per altri colori, perché hanno scelto di soffrire. Sembrava una battuta, invece lo pensavo e lo penso tutt'ora. (Giampiero Boniperti)
- La Juve, il sogno della mia vita. La sognavo davvero. Perché io, che portavo all'occhiello il distintivo bianconero, avevo in quegli anni un solo desiderio: giocare una partita di serie A con la maglia bianconera.
Me ne sarebbe bastata una, ero sicuro, per essere felice per sempre. È andata meglio: in campionato ne ho giocate 444.
Ho fatto la mia parte senza sacrifici.
Perché ho dato quello che avevo dentro. Sono un uomo felice. (Giampiero Boniperti) - La Juve infatti è la città di Torino, è la famiglia Agnelli, è il genio italiano che impediva al capitalismo più ricco e potente di diventare arrogante e meschino, è il campione fuori dagli schemi, è la valorizzazione di tutto ciò che non è scontato, è la distrazione colta e di talento, è l'unità d'Italia, sono gli emigranti meridionali che solo il pallone rendeva aggraziati e ben fatti, goffi nella vita ma bellissimi in campo, uomini generosi che per conquistarsi il diritto di esserci carezzavano la palla e usavano i piedi come due mani di pianista. (Francesco Merlo)
- La Juve non perde perché non si disperde. (Bruno Roghi)
- [Rispondendo a chi chiedeva: «Ricordi d'Italia?»] La Juve, soprattutto. Addosso ho ancora i segni di Ciro Ferrara. Per un attaccante affrontare un'italiana resta il top, la vera prova del nove. Ferrara, Montero, Boksic, Del Piero: dopo sapevi di aver giocato al massimo. (Ryan Giggs)
- La Juventus è l'unica donna della nostra vita che non c'ha mai tradito (Giampiero Mughini)
- La Juventus è stata un esempio per il mio Manchester United. Facevo vedere ai miei giocatori le videocassette della squadra di Lippi e dicevo: non guardate la tattica o la tecnica, quella ce l'abbiamo anche noi, voi dovete imparare ad avere quella voglia di vincere. (Alex Ferguson)
- La Juventus è stata una delle ragioni della mia vita. Amo questa squadra, questa società e questi colori. (Roberto Bettega)
- La Juventus è un modo di essere, di esprimersi e di emozionarsi, vivere insieme a tanti altri la stessa passione per il calcio, possibilmente per il bel calcio. Una passione che ha unito e unisce persone di città, condizione sociali, fedi politiche diversissime... Ieri in Italia, oggi in tutto il mondo. (Umberto Agnelli)
- La Juventus è un po' nel mio DNA, quindi la conosco bene. È come un drago a sette teste, gliene tagli una ma ne spunta sempre un'altra. Non molla mai, e la sua forza è nell'ambiente: il Piemonte è ancora un'isola felice, senza le tensioni di Milano e Roma, e i giocatori possono prepararsi al meglio (Giovanni Trapattoni).
- La Juventus è un club abituato a vincere e la vittoria di un trofeo, anche se importante, viene subito archiviata. (Angelo Peruzzi)
- La Juventus è una figlia di papà. Di papà Agnelli, di Edoardo e di tutta la generazione a venire. La Juve è stata la squadra di Charles, di Sivori, Platini, Baggio, Zidane. Il Torino invece è stato figlio della madre di tutte le sciagure: Superga. Andrei al di là della solita divisione convenzionale di una Juventus aristocratica e di un Torino popolare. Direi che la Juve è la squadra che si è tolta tutti gli sfizi, mentre il Toro spesso è stato costretto a scendere a patti con il destino. (Roberto Beccantini)
- La Juventus è una macchina straordinaria che ogni giorno fa salire a bordo quindici milioni di suoi tifosi. (Mario Sconcerti)
- La Juventus è universale, il Torino è un dialetto. La Madama è un "esperanto" anche calcistico, il Toro è gergo. (Giovanni Arpino)
- La Juventus non è soltanto una squadra di calcio, ma un modo di intendere la vita. (Italo Pietra)
- La Juventus rappresenta, per chi ama la Juventus, una passione, uno svago... e qualche cosa la domenica. Noi abbiamo cercato di dare a loro il migliore spettacolo possibile e anche molte soddisfazioni. (Gianni Agnelli)
- La Juventus rispecchia il mio modo di pensare e vivere, Nonostante giocassi in una delle squadre più forti del mondo, la caratteristica dominante era il low profile: non eccedere nell'entusiasmo, non esagerare, nel bene e nel male. (Gianluca Pessotto)
- La Juventus vuole dire vittoria. Ecco il modo più semplice per spiegare la Juve, l'ho detto tante volte in Inghilterra quando mi chiedevano di raccontare il mio periodo italiano e io non avevo tanta voglia di parlare. È semplice, dicevo, alla Juventus si vince. (John Charles)
- La mentalità vincente l'ho imparata alla Juve. Soltanto lì ho capito che vincere era un obbligo, fare parte di uno dei più grandi club del mondo ti pone l'imperativo del risultato. Quando perdevamo, era un dramma. Il calcio è semplice: quando lo si pratica ad alto livello, ogni tre giorni c'è una nuova partita. E questo ti fa scendere in fretta con i piedi per terra dopo una vittoria. E quando perdi, sei obbligato a lavorare più duramente. (Zinédine Zidane)
- La Nazionale e la Juventus sono state due grandi storie d'amore nella mia vita di allenatore. (Marcello Lippi)
- La voglia di lottare che aveva la nostra squadra era qualcosa di diverso e inimitabile. È arrivava immediatamente dopo aver vestito quella maglia: era come se infondesse coraggio, grinta e un unico desiderio: superare l'avversario. (Didier Deschamps)
- La vostra tenacia e la nostra fedeltà sono 109 anni di storia che mai nessuno retrocederà. (messaggio della Curva Scirea, la tribuna principale dei tifosi della Juventus Football Club, pubblicato allo Stadio Olimpico di Torino durante i festeggi del 109° anniversario di fondazione istituzionale della società torinese il 1° novembre 2006 prima della gara Juventus 2-0 Brescia Calcio)
- Mille società sportive, piccole e grandi, si cancellano a vicenda perché il loro modo di essere era dilettantesco fin dalle origini, viveva d' emotività, di risultati, di traguardi miracolosamente raggiunti, di sfide occasionali. La Juventus: mai. Gioca nel tempo. Il suo "valore" non è in un titolo in più o in meno, ma nella durata. (Giovanni Arpino)
- Nei momenti difficili, c'è sempre nel mio subconscio qualcosa a cui mi appello, e questo è il motivo per cui la Juventus ha vinto anche oggi. (Gianni Agnelli)
- [Rispondendo a chi chiedeva nel 1999: «La Juve degli anni Novanta ha provato a imitarvi?»] No, no. Loro vincevano, e tanto, anche prima di noi. Diciamo che con l'avvento di Berlusconi siamo riusciti a portarci sugli alti livelli e ci siamo rimasti a lungo. La Juve è sempre stata un esempio per tutti. Le qualità che mantiene nel tempo sono la serietà e la continuità nei successi, altrimenti non avrebbe collezionato 25 scudetti nella sua lunga storia. (Franco Baresi)
- Non sono solo un tifoso mi sento un suo amante. Con la Juve sono cresciuto, lì ho passato gli anni più belli della mia vita. Ho dato il meglio di me e a volte, con grande incoscienza, sono anche andato oltre. (Antonio Cabrini)
- Oggi è il momento di ringraziare il nostro pubblico, i nostri tifosi, la gente della Juve. È il momento di ringraziare i ragazzi, i giovani, tutti quelli che non hanno mai smesso di credere nello sport e di credere in noi. Grazie a chi ha corso e non si è mai fermato, anche nei momenti più incerti e di fronte alle sfide più difficili. Ce l'abbiamo fatta. Tutti insieme. E allora grazie, per averci creduto e per non averci lasciati soli. Grazie per aver ricordato, in ogni momento, Alessio e Riccardo, che sentiamo con noi anche oggi. Oggi si chiude questa stagione e siamo pronti per ricominciare. Perché noi siamo, e saremo sempre, la Juve. Grazie a tutti. (Alessandro Del Piero)
- [...] Perché la Juventus, dopo già un secolo di storia, è diventata una leggenda. Una leggenda che esorta il cielo di Torino e che ha finito per conquistare nove, dieci millioni di tifosi in Italia e, certo, altre tanti all'estero con un nome, una maglia di colori conosciuti in tutto il mondo. (Gianni Agnelli)
- Possono cambiare gli uomini, possono cambiare i dirigenti, però quello che ha di forte questa società sono i giocatori cui è stata tramandata una voglia di vincere, di primeggiare, che non è pari in nessuna altra squadra. (Gianluigi Buffon)
- Quando abbiamo giocato per la prima volta la Champions League loro [la Juventus] erano la squadra migliore, loro erano quelli che aspiravamo a essere. (Ryan Giggs)
- [...] Quando dici Juventus sei conosciuto da Helsinki a Melbourne, dal Canada al Pakistan. Ed è questa 'identità' che diventa biglietto da visita internazionale... (Giovanni Arpino)
- Quando sei la Juve del secondo o terzo posto non te ne fai nulla. (David Trézéguet)
- Quando vinceva la Juve vinceva la storia. (Mario Soldati)
- Qui bisogna lottare sempre e quando sembra che tutto sia perduto, crederci ancora, la Juve non si arrende mai (Omar Sivori)
- Si scrive Juventus si pronuncia scudetto. "Vincere sempre, e con classe" è l'imperativo categorico della Signora. Nata come "seleçao" della borghesia torinese, via via è assurta a modello: una riserva dov'è vietato illudersi, dove giocare fa rima con lavorare, dove la vocazione ha il sigillo della professione. È un carattere di ferro la "fidanzata d'Italia". Dentro lo stile, c'è lo stiletto. (Giovanni Arpino)
- Sono un tifoso bianconero [perché] è il club che ha vinto di più nella storia del calcio italiano, un po' come il Bayern da noi, e ha sempre avuto campioni e allenatori di grandissimo livello. Per questo motivo da sempre sono un suo sostenitore. (Franz Beckenbauer)
- [Rispondendo a chi chiedeva: «Vinca la Juve o vinca il migliore?»] Sono fortunato, spesso le due cose coincidono. (Gianni Agnelli)
- Sono orgoglioso di essere juventino, di essere una "bandiera", come mi definite spesso, ma in realtà io sono solo una piccola parte di una grande bandiera bianconera, che cresce col passare degli anni e se ognuno di voi guarda con attenzione ci trova scritto anche il proprio nome... Perché questa bandiera continui a crescere c'è bisogno di tutti noi: restiamo uniti! (Alessandro Del Piero)
- Squadra anche fisica, la Juve lo è sempre stata. Non si sospettava che fosse anche metafisica. (Maurizio Crosetti)
- Stare alla Juventus significa voler essere i numeri uno e non accontentarsi mai. (Claudio Ranieri)
- [Una volta a Giampiero Boniperti] Se fossi venuto alla Juve quando dovevo, magari avrei avuto una vita privata più serena. (Diego Maradona)
sabato 2 gennaio 2010
Citazioni sulla Juventus - da Wikiquote
marito, padre, bancario, musicista, goliarda, blogger saltuario.
Vivi come se dovessi morire domani. Pensa come se non dovessi morire mai
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