Copio e incollo:
5 COSE DA SAPERE SUL ROMAGNOLO
1. Il romagnolo NON è un dialetto dell’italiano e non lo è mai stato: è una lingua con la stessa dignità della lingua italiana, formatasi contemporaneamente e indipendentemente.
2. La lingua romagnola acquisì i suoi caratteri distintivi ai tempi dell’Esarcato bizantino di Ravenna, quando ciò che restava del mondo romano coincideva circa con l’attuale Romagna che – resistendo all’invasione longobarda – si trovò isolata politicamente e culturalmente dal resto della Val Padana. Nacquero poi la Longobardia (che comprendeva l’attuale Emilia) e la nostra Romandiola.
3. Il romagnolo è una lingua romanza (cioè deriva dal latino come il francese, l’italiano, il romeno, il castigliano) e fa parte del grande gruppo delle lingue cosiddette gallo-italiche diffuse nel nord-Italia assieme a ligure, emiliano, piemontese, lombardo e gallo-piceno marchigiano.
4. Come tutte le lingue del mondo, anche il romagnolo ha vari DIALETTI interni. Tendenzialmente, si possono identificare TRE macro-aree abbastanza uniformi: la Romagna nord-occidentale (ravennate-imolese-forlivese); la Romagna sud-orientale (cesenate-riminese) e la Romagna appenninica. All’interno di queste macro-aree, si sviluppano alcuni micro-dialetti del romagnolo, ascrivibili a singole vallate, città, paesi e quartieri. Particolarmente evidenti sono l'isola linguistica di Santarcangelo-Savignano (con le sue abbondanti ed “estreme” dittongazioni) e le interessanti influenze toscane sulla parlata romagnola nelle zone appenniniche.
5. È una lingua stupenda, poetica e sanguigna che, come tutte le lingue locali, non merita di morire. Legata ancestralmente all’essenza della regione Romagna, parla dei nostri avi, arricchisce le nostre emozioni, ci rende unici: DIFENDILA SEMPRE!
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